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Contrariamente a quanto sostenuto dalla critica letteraria, la ricerca in questo volume rivela l'importanza fondamentale della metafisica anche in Edmund Husserl, padre della fenomenologia. Nella prima fase della sua opera, la metafisica sembra avere solo un'accezione negativa, poiché Husserl critica un certo tipo di metafisica. Tuttavia, nella sua seconda fase e, in particolare, nell'ultima, emerge un significato "positivo". Esaminando le difficoltà che il filosofo tedesco incontra nel tentativo di conferire alla metafisica un proprio statuto e di fondarla come scienza, si può evidenziare un senso di metafisica "implicito" nel suo lavoro, a cui le sue opere alludono senza riferimenti diretti. Husserl menziona una teleologia interna alla storia, che si rivela come un'idea finale che guida implicitamente tutti i filosofi verso la realizzazione del telos della filosofia. Una volta identificato tale telos nella realtà storica, il suo scopo è indicare in modo implicito il senso precategoriale del filosofare stesso. Questo percorso, pur essendo metafisico nel significato fenomenologico di "scienza della realtà dell'essere", non è direttamente tracciato da Husserl, ma rappresenta l'obiettivo principale della sua fenomenologia come fondamento per una scienza autentica dell'essere o metafisica.
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La metafisica in Edmund Husserl, Nicoletta Ghigi
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- Pubblicato
- 2007
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