La raccolta di novelle di Franco Sacchetti, pubblicata nel 1724, si apre con un Proemio in cui l'autore esprime l'intenzione di raccogliere storie antiche e moderne, incluse quelle in cui è stato protagonista. Le novelle, prevalentemente ambientate a Firenze, esplorano il potere dei signori e dei comuni, il tema della burla e le avventure di giullari e burlatori. Ogni novella si conclude con una moralisatio, in cui Sacchetti critica l'avarizia, l'ipocrisia, il clero e i magistrati corrotti, esaltando invece l'onestà, l'intelligenza e l'umorismo. L'opera offre anche un'importante fonte storica per le scienze sociali, fornendo uno spaccato della società bassomedievale e degli usi e costumi dell'epoca. Franco Sacchetti (1332 - 1400), poeta e scrittore fiorentino, figlio di un mercante, ha ricoperto incarichi politici e ha viaggiato per motivi commerciali. Il suo stile si distingue da quello di Boccaccio, rifacendosi alla tradizione duecentesca e mostrando un forte gusto per la narrazione aneddotica, comica e realistica.
