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Codice Etico Bookbot

La storia della censura dei libri è lunga secoli e da sempre legata alla politica: nasce dal desiderio di zittire pensieri e idee che potrebbero mettere in discussione il potere dominante. Nel corso della storia, la proibizione dei libri si è spesso manifestata in forma simbolica, come nei roghi pubblici organizzati per cancellare le opere considerate “pericolose”.

In Italia, episodi di questo tipo hanno segnato momenti bui della nostra storia. Durante il regime fascista, molti libri furono censurati: tra gli autori colpiti vi furono Cesare Pavese, Ignazio Silone e Benedetto Croce, accusati di diffondere idee contrarie alla dottrina ufficiale. Anche opere straniere, come quelle di Sigmund Freud o di Erich Maria Remarque, furono messe al bando. La censura non ha risparmiato nemmeno i decenni successivi, con limitazioni su testi ritenuti immorali o politicamente scomodi.

Ancora oggi, in varie parti del mondo, libri vengono proibiti per contenuti critici verso la religione, la società o il potere politico. In diversi Paesi alcune scuole hanno rimosso libri che trattano temi come l’identità LGBTQ+ o il razzismo o che promuovono i diritti delle donne o la libertà di espressione.

Chi decide di vietare un libro spesso lo fa perché si sente minacciato dai valori della libertà e della diversità. In molti casi, queste decisioni provengono da contesti conservatori, nazionalisti o autoritari, che tentano di rafforzare il consenso limitando la pluralità delle opinioni.

Una risposta istintiva alla propaganda e alla censura sarebbe quella di “bannare” a nostra volta certe opere. Ma così facendo finiremmo per usare gli stessi strumenti di chi la libertà la nega, e daremmo a quei testi un’aura di esclusività che non meritano.

Noi di Bookbot crediamo nella libertà di espressione senza compromessi. Riteniamo che il confronto e il dialogo siano le più grandi forze della democrazia.
Per questo motivo non censuriamo i libri usati presenti sul nostro sito.

La nostra missione è rendere tutti i libri più accessibili, sia dal punto di vista economico sia per ampiezza dell’offerta.

Allo stesso tempo, ci posizioniamo fermamente contro ogni forma di discriminazione. All’interno dell’azienda, così come nei rapporti con clienti e partner, promuoviamo e valorizziamo la diversità in tutte le sue forme: origine etnica, identità di genere, orientamento sessuale, religione, convinzioni personali, disabilità o età.

Pur non censurando i libri, ci impegniamo a non promuovere attivamente opere che incitano all’odio, alla violenza o alla discriminazione.

Se dovessi trovare in una nostra campagna o pubblicità un titolo che ritieni offensivo o discriminatorio, ti invitiamo a segnalarcelo a info@bookbot.it