Questa romanziera sudafricana si è occupata principalmente delle presunte nefaste conseguenze della mescolanza razziale. Sebbene le sue supposizioni sulla razza derivassero da antropologi vittoriani e darwinisti sociali, i suoi romanzi possiedono un autentico patetismo tragico. Millin si oppose veementemente al nazismo e attaccò l'ideologia nazista. Oltre a numerosi romanzi, scrisse anche memorie autobiografiche, diari di guerra, racconti e biografie, affrontando il potenziale di conflitto razziale.
A haunting novel by Sarah Gertrude Millin that explores themes of love, loss, and redemption. Set against the backdrop of apartheid-era South Africa, it tells the story of a young woman who must confront the darkest aspects of herself and her society in order to find hope and healing.