Marilyn Booth Libri

Often likened to Rigoberta Menchu and Nadine Gordimer, Nawal El Saadawi is one of the world's leading feminist authors. Director of Health and Education in Cairo, she was summarily dismissed from her post in 1972 for her political writing and activities. In 1981 she was imprisoned by Anwar Sadat for alleged "crimes against the State" and was not released until after his assassination.Memoirs from the Women's Prison offers both firsthand witness to women's resistance to state violence and fascinating insights into the formation of women's community. Saadawi describes how political prisoners, both secular intellectuals and Islamic revivalists, forged alliances to demand better conditions and to maintain their sanity in the confines of their cramped cell.Saadawi's haunting prose makes Memoirs an important work of twentieth-century literature. Recognized as a classic of prison writing, it touches all who are concerned with political oppression, intellectual freedom, and personal dignity.

Quattro giovani studentesse universitarie, di famiglie ricche e privilegiate, alla ricerca del vero amore. La città in cui vivono, però, è Riad, capitale dell'Arabia Saudita, e la società nella quale si muovono impone loro un numero infinito di regole e comportamenti, spesso dettati dalla famiglia o dalla comunità che non tengono in considerazione i loro desideri. Attraverso resoconti di un'anonima narratrice, che invia i propri scritti via internet, l'unico mezzo di comunicazione privata possibile, prendono forma le storie di Qamra, in continua lotta contro le tradizioni familiari e contro la propria debolezza; di Michelle, per metà araba e per metà americana, incapace di sopportare le restrizioni della società saudita e per questo vittima della maldicenza; di Sadim, ferita da un amore che la condizionerà per la vita; e di Lamis, forte e determinata a conquistare sia l'uomo di cui si è innamorata sia la libertà in un altro paese.