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Paul Frölich

    7 agosto 1884 – 16 marzo 1953

    Questo autore si concentra principalmente sul suo lavoro di giornalista e attivista politico di sinistra. Fu membro fondatore del Partito Comunista di Germania e diede impulso alla creazione del suo giornale, Die Rote Fahne. I suoi scritti approfondiscono la comprensione dei movimenti politici della sua epoca e delle loro correnti ideologiche. È più acclamato per le sue biografie di figure significative.

    Im radikalen Lager
    Révolution et contre-révolution en Allemagne
    Rosa Luxemburg
    1789, la grande svolta
    Rivoluzione e controrivoluzione in Germania
    Guerra e politica in Germania
    • 1997

      Della ricerca di Paul Frölich sulla Rivoluzione francese spicca l’originalità, con la particolare attenzione dedicata alla dinamica sociale rivoluzionaria.Sullo sfondo di un inevitabile riferimento a Marx, Frölich presenta la Rivoluzione come una necessità, risultato dello stato delle forze produttive e dei rapporti di classe che ne derivano, ma insiste anche, con la consapevolezza della sua fedeltà al pensiero di Marx, sul concetto che le forze materiali non spiegano tutto, che è necessario far intervenire al giusto livello altri parametri. Tra questi, le strutture dell’apparato statale gli sembrano avere un ruolo fondamentale, descritto a partire dal fenomeno burocratico.L’attualità del testo è accresciuta da una rilettura della Rivoluzione francese nutrita dalla riflessione sulle rivoluzioni del Novecento. Per Frölich la Rivoluzione non è divenuta un’illusione. Essa rimane una sequenza creatrice, la cui cadenza è data dai fatti sociali e dalla volontà collettiva degli uomini.

      1789, la grande svolta
    • 1995

      Il primo conflitto mondiale si abbatté come un uragano sulle classi sfruttate, anche perché in pochi giorni l’edificio politico che i lavoratori avevano costruito, l’Internazionale Socialista, si dissolse come neve al sole. I partiti socialisti si schierarono con le rispettive borghesie, arrivando a teorizzare che l’Internazionale doveva essere considerata strumento per i periodi di pace e andava «sospesa» nei periodi bellici. Come poté accadere? Quali le premesse, quale la dinamica?Su un tema di questo spessore il contributo di Paul Frölich è notevole. L’autore ci fornisce un’impietosa e documentata cronaca politica di quegli avvenimenti: dalla genesi della guerra al «trionfo della follia» innescato a Sarajevo il 28 giugno 1914; dalle posizioni internazionaliste e antimilitariste della Seconda Internazionale, alla «socialdemocrazia imperiale», alla pace sociale imposta mediante i sindacati, alla sospensione delle leggi a tutela del lavoro; dalle lotte di classe che comunque si svilupparono, all’azione dei radicali di sinistra e del gruppo Spartakus.Un’esperienza densa di insegnamenti per l’odierna epoca di nuove crescenti contese tra vecchie e nuove potenze imperialistiche di stazza continentale.

      Guerra e politica in Germania