Queste Lezioni, frutto del lavoro di un gruppo di studiosi dell'«lnstitut für Sozialforschung» di Francoforte, elaborato per la pubblicazione da Max Horkheimer e Theodor W. Adorno, hanno il carattere di una discussione libera e vivace su dodici temi-chiave della sociologia: concetti e campi di ricerca che giungono a saldarsi in una visione unitaria, pur senza arrivare a definizioni statiche e conclusive. Il discorso affronta la definizione di individuo e di gruppo, di società e di massa, la sociologia dell'arte e della musica: tra informazione e analisi critica, sono pagine ricche di spunti, di suggerimenti, di contestazioni feconde.
Max Horkheimer Ordine dei libri
Max Horkheimer fu una figura cardine della Scuola di Francoforte, un gruppo di pensatori dediti alla critica della società moderna. La sua opera, in particolare quella in co-autoria con Theodor Adorno, approfondisce gli aspetti più oscuri dell'illuminismo e della ragione. Horkheimer esaminò come gli strumenti della modernità possano rivoltarsi contro l'umanità, lasciando un'eredità duratura alla teoria critica. Il suo approccio sottolinea la necessità di mettere costantemente in discussione le strutture di potere e le ideologie che plasmano il nostro mondo.







- 2012
- 2003
- 1990
Die Spätphilosophie des im Tessin zurückgezogen, aktiv wirkenden Sozialphilosophen Max Horkheimer wird in authentischen Aufzeichnungen - Vorträgen und Fernsehaufzeichnungen - erstmals gedruckt. Eine Italienreise 1956 in Form eines 'Aide-Mémoire' eröffnet den weit gespannten Bogen: von Lugano bis zu den Griechentempeln in Sizilien als Reisen auf den Spuren der Magna Graecia. Vorträge in Rom, Venedig im Jahre 1969 werden erstmals in ungekürzter Form, im Originalwortlaut publik. Die Wahlverwandtschaft, der Vorzug des Italienischen wird hier dokumentiert. Frappant sind die Fernseh-Interviews 1968 bis 1971 im Tessiner Fernsehen - prinzipielle Skepsis, Vorliebe für Correggio und dem Italien der Renaissance.
- 1980
Scritta in stretta collaborazione dai due pensatori tedeschi durante la guerra, l'opera risponde al bisogno di tradurre sul piano speculativo una duplice esperienza: quella dell'Europa devastata dal fascismo, che gli autori si erano lasciata alle spalle, e quella della società americana che li aveva accolti. Entrambe le esperienze provano - ed è la tesi del libro - che l'illuminismo ha la tendenza a rovesciarsi nel suo contrario, non solo nell'aperta barbarie del fascismo, ma anche nell'asservimento totalitario delle masse attraverso la blandizie dell'industria culturale. Secondo gli autori, la libertà nella società è inseparabile dal pensiero illuministico. Il concetto stesso di questo pensiero, tuttavia, implica già il germe di quella regressione che oggi si verifica ovunque. Per questo essi affermano che se l'illuminismo non accoglie in sé la coscienza di questo momento regressivo, firma la propria condanna, e che è un dovere di tutti riflettere sull'aspetto distruttivo del progresso. Gli autori vollero qui dare un contributo, poi risultato essenziale, a questa che è una «comprensione teoretica dell'oggi«. Già edita una prima volta nel '47, l'opera è tra l'altro uscita nei «Paperbacks» nel 1980.