Anche se il processo di emancipazione femminile è cominciato molto tempo fa ledonne si trovano spesso prigioniere delle contraddizioni legate al loro ruolo.E' necessaria una grande forza interiore per trovare un punto di equilibriotra le proprie aspirazioni e le aspettative della società.Troppo a lungorimaste nell'ombra, le donne sapranno riconoscere i propri punti di forza epotranno conquistare posizioni di autonomia e di potere, fino ad oggiprerogative solo degli uomini.
Ute Ehrhardt Ordine dei libri







- 2001
- 1997
Una guida pratica con suggerimenti ad esempi per trasferire nella vita di tutti i giorni i concetti appresi: i segreti per mettere in atto, con piccoli passi, talvolta impercettibili, talvolta eclatanti, ma sempre sicuri, i necessari cambiamenti affinché nessuna donna debba più mostrarsi come in realtà non è. Una guida che intende prendere per mano le brave ragazze e accompagnarle sul cammino per diventare cattive e spronare quelle che cattive lo sono già a diventarlo un po' di più
- 1996
Le donne hanno le carte in regola. Sono attrezzate per raggiungere gli uomini in tutti i settori più importanti della vita e anche per conquistare una chiara superiorità. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre superare il muro di resistenze che frenano la loro energia: la paura dell'indipendenza, la paura dell'insuccesso, il peso della responsabilità, il timore di non essere più amate e l'eterna paura di essere sfruttate. Non esiste una formula indolore e anche le donne più sicure possono ricadere negli schemi tradizionali di sottomissione, dai quali liberarsi risulta poi molto difficile. In questo libro, Ute Ehrhardt, la psicologa tedesca che per prima ha affrontato il tema delle "cattive ragazze", propone una strada possibile. Un percorso doloroso, certo, ma necessario, costellato di esempi e testimonianze, per conquistare una profonda consapevolezza di sé, del proprio valore e delle proprie aspirazioni. Soltanto attraverso un'attenta analisi dei perché educativi e sociali, che hanno condizionato e condizionano le donne, è possibile interrompere il circolo vizioso che le porta ancora oggi ad assumere ruoli di secondo piano nel lavoro o nelle relazioni. Soltanto smettendo di essere "brave ragazze" si può diventare donne vere, vincenti.