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Ludwig Feuerbach

    28 luglio 1804 – 13 settembre 1872

    Ludwig Andreas Feuerbach fu un filosofo tedesco rinomato per la sua critica radicale della religione, in particolare del cristianesimo, che influenzò profondamente le generazioni successive di pensatori. La sua opera esamina la religione come fenomeno antropologico, cercando il fondamento della solidarietà umana all'interno del materialismo. Feuerbach è considerato una figura centrale nel passaggio dall'idealismo hegeliano al materialismo marxista. I suoi scritti successivi si concentrarono sullo sviluppo di un'etica umanista radicata nella connessione umana.

    Ludwig Feuerbach
    Spiritualismo e materialismo
    Xenie satirico-teologiche
    Principi della filosofia dell'avvenire
    L' essenza del cristianesimo
    Rime sulla morte
    Abelardo ed Eloisa ovvero lo scrittore e l'uomo
    • Per Feuerbach, la morte non è la fine della vita: ne costituisce invece l'inizio. È l'atto di nascita del vivente concreto, che è delimitato ontologicamente e dunque ha per confine, che dall'origine lo individua, la sua propria morte: che è evento non filiale ma fontale, assieme all'amore, massima manifestazione di vita, alla sua morte dialetticamente intrecciato e dalla sua morte reso possibile.

      Rime sulla morte
    • Nei Princìpi della filosofia dell'avvenire (1843) Feuerbach ricostruisce la genealogia dell'idealismo, mostrando il legame tra teologia e forme filosofiche sostenuto già nelle Tesi provvisorie per una riforma della filosofia. Tuttavia non si ferma ad una lettura, pur geniale, della storia della filosofia, ma prospetta una nuova soluzione del problema ontologico che eviti il vuoto di soggetto in cui incorre la logica di Hegel: l'essere non è solo pensato ma esperito come altro rispetto al pensiero. Feuerbach propone una nozione positiva della sensibilità, uno sguardo rinnovato che pone la causa del desiderio umano nel campo del visibile. Andare oltre Hegel non significa infatti recuperare il concetto romantico di sentimento, ma riconoscere la positività del reale. Nei Princìpi Feuerbach si interroga sugli effetti a lungo termine della verità. Il destinatario di questo manifesto filosofico non è l'uditorio universitario ma l'umanità futura. Qui l'universalità emerge come piano dell'intersoggettività. Solo dopo aver destituito l'Assoluto come soggetto, l'uomo incontra l'altro come simile: finito nella sua esistenza corporea, ma infinito nel genere in quanto umanità.

      Principi della filosofia dell'avvenire
    • Con una raccolta di aforismi di argomento morale.

      Etica e felicità
    • Una formula ormai passata in proverbio e un filosofo bavarese in genere ricordato soltanto per averla coniata. Oggi, nel momento in cui la parte sazia del pianeta spinge al parossismo il discorso mediatico intorno al cibo, sostenere che «l’uomo è ciò che mangia» equivale a fornire allo spirito del tempo una parola d’ordine decisiva, o quantomeno un motto araldico adottabile a piacere da dietologi, cuochi, pubblicitari, politici, gente di spettacolo. Difficile preconizzare l’apoteosi attuale nel 1850, quando Ludwig Feuerbach azzardò quell’espressione in un articolo recensorio intitolato La scienza e la rivoluzione; e anche dodici anni dopo, quando ne esplicitò l’insidiosa radicalità e la densità simbolica nel saggio Il mistero del sacrificio, ovvero l’uomo è ciò che mangia, osservando come continuasse «a risuonare nelle orecchie di alcuni, ma solo come una nota stonata che offende l’onorabilità della filosofia e della cultura tedesche». Caduta da tempo l’accusa di lesa maestà del pensiero, i due testi, qui raccolti, conservano tuttavia la loro carica di felice insolenza nei confronti di ogni idea sublimante e disincarnata dell’uomo. Nello scritto più tardo, Feuerbach estende il perimetro del materialismo gastrologico alla divinità stessa: «sacrificare agli dei significa dar loro da mangiare». È l’atto di nascita della «gastroteologia».

      L'uomo è ciò che mangia
    • Ludwig Feuerbach's philosophy is explored in depth in this first English translation of his most systematic work. The book delves into his mature thoughts on religion and the philosophy of nature, offering a comprehensive understanding of his ideas. This significant text provides insights into Feuerbach's critiques and contributions to philosophical discourse, marking an important addition to the study of 19th-century thought.

      Lectures on the Essence of Religion