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Sam Savage

    9 novembre 1940 – 17 gennaio 2019

    Sam Savage è stato un romanziere e poeta americano la cui opera ha esplorato le complessità dell'esistenza umana. Il suo stile, caratterizzato da acuta intuizione e linguaggio preciso, ha trascinato i lettori nelle profondità della psiche umana. Gli scritti di Savage sono caratterizzati da una miscela unica di malinconia e umorismo, che conferisce loro un'inconfondibile qualità letteraria. Sia la sua prosa che la sua poesia testimoniano la sua profonda comprensione della condizione umana e la sua abilità nell'articularla attraverso la letteratura.

    The Way of the Dog
    An Orphanage of Dreams
    The Flaw of Averages
    Il lamento del bradipo
    Firmino
    • 2009

      Andrew Whittaker è indebitato fino al collo, la rivista letteraria che dirige è a un passo dalla bancarotta, la casa in cui vive cade a pezzi e la moglie lo ha lasciato. Andrew però non molla. È una fucina di idee, progetti. Forse anche illusioni e velleità. E scrive, forsennatamente, a chiunque. Poi raccoglie tutto. Un presente e un passato di sogni, ideali e rimpianti emerge dagli stralci del suo strampalato epistolario: lettere di rifiuto ad aspiranti scrittori, lettere alla ex moglie, lettere a ditte incaricate di rifare i soffitti di casa, lettere di sfratto, annunci di appartamenti in affitto, appunti, cose pensate, bozze di racconti, pezzi di un romanzo, lettere alla madre, post scriptum per la badante della madre, pagine di diario, liste della spesa, cartelli per gli inquilini del palazzo, ancora lettere, ancora pensieri, ancora cartelli... Ne esce l'impossibile catalogo di un amabile perdigiorno. O, meglio, di un nevrotico e coscienzioso archivista del tutto e del nulla in cui siamo immersi.

      Il lamento del bradipo
    • 2008

      Firmino

      Avventure di un parassita metropolitano

      • 179pagine
      • 7 ore di lettura

      Firmino è un topo nato in una libreria di Boston negli anni Sessanta. È il tredicesimo cucciolo della nidiata, il più fragile e malaticcio. La mamma ha solo 12 mammelle e Firmino rimane l'unico escluso dal nutrimento. Scoraggiato, si accorge che deve inventarsi qualcosa per sopravvivere e comincia ad assaggiare i libri che ha intorno. Scopre che i libri più belli sono i più buoni. E diventa un vorace lettore, cominciando a identificarsi con i grandi eroi della letteratura di ogni tempo. In un finale di struggente malinconia, Firmino assiste alla distruzione della sua libreria ad opera delle ruspe per l'attuazione del nuovo piano edilizio.

      Firmino