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Gottfried Wilhelm Leibniz

    21. jún 1646 – 14. november 1716

    Gottfried Wilhelm Leibniz fu un poliedrico scienziato e filosofo tedesco la cui influenza spazia dalla matematica alla filosofia, dalla fisica all'informatica. È considerato uno dei pensatori più significativi del XVII secolo, avendo sviluppato indipendentemente il calcolo infinitesimale con una notazione ancora oggi in uso. Le idee di Leibniz anticiparono la logica moderna e la filosofia analitica, con la sua filosofia fondata sul razionalismo e sul ragionamento deduttivo. Sebbene la sua vasta opera copra numerosi campi, dalla matematica alla teologia, e sia stata scritta in latino, francese e tedesco, una raccolta completa dei suoi scritti non è ancora disponibile.

    Gottfried Wilhelm Leibniz
    Ricerche generali sull'analisi delle nozioni e delle verità
    Saggio di questioni filosofiche estratte dalla giurisprudenza e Dissertazione sui casi perplessi in diritto
    L' armonia delle lingue
    Briefe über China (1694-1716)
    Scritti di logica 1
    Scritti di logica 2
    • 2017

      Leibniz’ Briefwechsel mit dem gelehrten Jesuitenpater Barthélemy Des Bosses in den Jahren 1706–1716 zählt zu den bedeutendsten Zeugnissen seiner Metaphysik. Ab 1709 gewinnt auch das Thema China rasch an Bedeutung; am Ende teilt Leibniz seinem Korrespondenten mit, er habe soeben seinen »Discours sur la théologie naturelle des Chinois« vollendet. In dieser Zeit bewirkt die unklare, tatsächlich aber negative Haltung Papst Clemens’ XI. gegenüber der Gesellschaft Jesu und deren Chinamission eine rasante Verschlechterung der Situation im sogenannten Ritenstreit, so dass die »chinesische Frage« bald zu einem Kernthema des Briefwechsels wird. Daran beteiligen sich so einflussreiche Geistliche wie Kardinal G. B. Tolomei, F. Orban und J. R. Tournemine und erhellen durch hier erstmals edierte und kommentierte Lageberichte und Neuigkeiten in Briefen und Mitteilungen aus Rom, Paris und Lissabon, aber auch aus Peking, Kanton, Jinan oder der Großen Tatarei die jeweils aktuelle Lage. Wie Leibniz in der Spätphase seiner Metaphysik über die Natürliche Theologie der Chinesen urteilte und was er über die fatalen Wirkungen der römischen Politik in China wusste, erschließt sich – nach dem ersten Teil seiner Korrespondenz mit den Jesuitenmissionaren selbst (Philosophische Bibliothek Band 548) – in diesem zweiten Teil seines Briefwechsels über China in europäischer Perspektive. Der Band wird eingeleitet und abgerundet durch die Edition von Leibniz’ auch unter den Zeitgenossen bekanntestem Text zum Verhältnis von China und Europa: der bislang inhaltlich nicht befriedigend erschlossenen Vorrede zu seinen »Novissima Sinica«.

      Briefe über China (1694-1716)
    • 2015

      Il volume presenta due delle prime opere di Leibniz, fra le pochissime che egli pubblicò in vita: la tesi per il conseguimento del titolo di "Magister Pbilosophiae" (1664) e la dissertazione dottorale in legge (1667). La prima opera, "Saggio di questioni filosofiche estratte dalla giurisprudenza", origina dalla convinzione, alquanto insolita per l'epoca, che la giurisprudenza senza la guida della filosofia "sarebbe un labirinto inestricabile". Le questioni, esaminate con stupefacente acume, includono un ventaglio di argomenti che si irraggiano enciclopedicamente dalla logica alla metafisica attraverso matematica, fisica, fisiologia e zoologia. Nella seconda opera, "Discussione inaugurale sui casi perplessi in diritto", Leibniz sviluppa una dettagliata analisi logica e giurisprudenziale intorno ai casi, come diremmo oggi, difficili da sciogliere, a sostegno della tesi, anch'essa all'epoca insolita, che ogni caso deve trovare la sua soluzione all'interno del diritto. Le analisi proposte e le tesi sostenute in entrambe le opere sono illustrate e testate su un ampio repertorio di esempi, molti dei quali possono essere interessanti anche per i giuristi contemporanei. Il volume consta inoltre di due saggi introduttivi, note di commento al testo, nonché di una appendice bio-bibliografica relativa agli autori citati da Leibniz nelle due opere

      Saggio di questioni filosofiche estratte dalla giurisprudenza e Dissertazione sui casi perplessi in diritto
    • 1995

      L' armonia delle lingue

      • 217pagine
      • 8 ore di lettura

      "Questo libro offre una scelta e un accurato commento delle pagine più significative dedicate da G.W. Leibniz (1646-1716) alla natura e al funzionamento del linguaggio, privilegiando quelle mai prima d'ora tradotte in italiano. Ne risulta con chiarezza l'eccezionale contributo dato dal filosofo alla formazione di un approccio critico e scientifico al mondo della comunicazione, nei suoi diversi aspetti, teoretici, descrittivi, antropologico-sociali. In questo volume, accanto a testi già noti, vengono pubblicati i Pensieri senza pretese intorno all'uso e al miglioramento della lingua tedesca (1696-97), il Breve schizzo di riflessioni sull'origine dei popoli, ricavate principalmente da indizi linguistici (1710), estratti dalla fondamentale Dissertazione epistolare sulla storia etimologica (1712?), oltre a una scelta di lettere su argomenti linguistici scambiate dal filosofo con alcuni fra i maggiori eruditi del suo tempo"_Contracub

      L' armonia delle lingue
    • 1993

      "Ogni opera è di circostanza, e tuttavia nessuna lo è. Più che per ogni altra, questo paradosso vale per la 'Teodicea'" (J. Brunschwig). L'occasione che sta all'origine dei "Saggi di Teodicea" è costituita dalle conversazioni avute da Leibniz con Sofia Carlotta, regina di Prussia, nel giardino di Charlottenburg a proposito della scandalosa filosofia di Pierre Bayle. Da quelle conversazioni nacque una sorta di memoriale scritto per l'amica. Allo stesso tempo la "Teodicea" si presenta come l'opera di una vita, il tentativo compiuto da Leibniz di esporre in modo sistematico la parte più rilevante del suo pensiero, di mettere ordine in meditazioni la cui traccia risale agli anni della gioventù. I temi della "Teodicea" sono quelli tradizionali della teologia razionale che, nel corso del Seicento, erano stati messi in crisi da Malebranche prima, da Bayle poi, e che vertevano sulle nozioni di bontà e di saggezza divine, sulla provvidenza di Dio, sulla libertà dell'uomo e sulla presenza del male. Tutti questi argomenti nella "Teodicea" si legano strettamente ai principi fondamentali della filosofia di Leibniz, che assume la forma di una matematica universale dalle complesse strutture barocche. In quest'opera Leibniz applica la sua filosofia ai labirinti della grazia e del libero arbitrio e ci dà la chiave per uscirne.

      Saggi di teodicea sulla bontà di Dio, la libertà dell'uome e l'origine del male