Ewa Mazierska si occupa principalmente dell'analisi del lavoro e della sua rappresentazione nel cinema europeo. Esamina come le condizioni di lavoro e l'esistenza umana cambino nella cinematografia dagli anni '60 ad oggi. Le sue opere si concentrano su contesti sociali e postcoloniali più ampi della produzione cinematografica, con un focus particolare sul cinema dell'Europa orientale. Attraverso la sua ricerca, offre approfondimenti su come il cinema rifletta e commenti lo sviluppo della società e i suoi problemi.
Focusing on the representation of significant events in twentieth-century European history, the book examines how films portray pivotal moments such as the Second World War, the Armenian Genocide, anti-Semitic attacks in Poland, 1970s European terrorism, and the fall of communism. It provides a contemporary analysis of the intersection between cinema and historical narrative, highlighting the influential role of film in shaping public understanding of these critical events.
Marx and the Moving Image approaches cinema from a Marxist perspective. It argues that the supposed 'end of history', marked by the comprehensive triumph of capitalism and the 'end of cinema', calls for revisiting Marx's writings in order to analyse film theories, histories and practices.