Wie gegenwärtig die Sprache von Cato, Catull u. v. m. ist, das beweist Nicola Gardini mit seiner Liebeserklärung Latein lebt Kronenzeitung
Nicola Gardini Libri
Nicola Gardini è uno scrittore e pittore la cui opera spazia dalla poesia, ai saggi, ai romanzi e ai memoir. La sua produzione creativa si estende anche ad articoli giornalistici e traduzioni di poesia latina e moderna. La sua pittura, principalmente ad olio su tela e cartone, completa le sue attività letterarie. Gardini vive tra Oxford e Milano.




«Il latino è il più vistoso monumento alla civiltà della parola umana e alla fede nelle possibilità del linguaggio.» A che serve il latino? È la domanda che continuamente sentiamo rivolgerci dai molti per i quali la lingua di Cicerone altro non è che un'ingombrante rovina, da eliminare dai programmi scolastici. In questo libro personale e appassionato, Nicola Gardini risponde che il latino è – molto semplicemente – lo strumento espressivo che è servito e serve a fare di noi quelli che siamo. In latino, un pensatore rigoroso e tragicamente lucido come Lucrezio ha analizzato la materia del mondo; il poeta Properzio ha raccontato l'amore e il sentimento con una vertiginosa varietà di registri; Cesare ha affermato la capacità dell'uomo di modificare la realtà con la disciplina della ragione; in latino è stata composta un'opera come l'Eneide di Virgilio, senza la quale guarderemmo al mondo e alla nostra storia di uomini in modo diverso. Gardini ci trasmette un amore alimentato da una inesausta curiosità intellettuale, e ci incoraggia con affabilità a dialogare con una civiltà che non è mai terminata perché giunge fino a noi, e della quale siamo parte anche quando non lo sappiamo. Grazie a lui, anche senza alcuna conoscenza grammaticale potremo capire come questa lingua sia tuttora in grado di dare un senso alla nostra identità con la forza che solo le cose inutili sanno meravigliosamente esprimere.
Lost Words
- 232pagine
- 9 ore di lettura
Winner of the Viareggio Prize, a vivid portrait of Italy on the brink of social upheaval in the 1970s. Inside an apartment building on the outskirts of Milan, the working-class residents gossip, quarrel, and conspire against each other. Viewed through the eyes of Chino, an impressionable thirteen-year-old boy whose mother is the doorwoman of the building, the world contained within these walls is tiny, hypocritical, and a constant struggle. Chino finds escape in reading.One day, a new resident, Amelia Lynd, moves in and quickly becomes an unlikely companion and a formative influence on Chino. Ms. Lynd―an elderly, erudite British woman―comes to nurture his taste in literature, introduces him to the life of the mind, and offers a counterpoint to the only version of reality that he’s known. On one level, Lost Words is an engrossing coming-of-age tale set in the seventies, when Italy was going through tumultuous social changes, and on another, it is a powerful meditation on language, literature, and culture.
Latein lebt
Von der Schönheit einer nutzlosen Sprache
Als Kind dachte Nicola Gardini, seine Mutter spräche perfekt Latein, weil er sie Ave Maria und Pater Noster beten hörte. Erst viel später hat sie ihm gebeichtet, dass sie sonst kein Wort Latein kann. Gardini beschreibt seinen Zugang zur lateinischen Literatur als persönliches Erweckungserlebnis, das ihm schon früh eine neue Welt erschlossen hat. Sein unterhaltsames Buch liefert kein verzweifeltes Plädoyer für das Schulfach Latein und die Bedeutung seiner Grammatik. Nicola Gardini zeigt vielmehr, dass wir nie aufgehört haben, Latein zu sprechen. dass wir unsere Gegenwart kulturell und literarisch nur verstehen können, wenn wir wissen, wo wir herkommen: Er geht Metaphern auf den Grund, er erklärt anhand eines Textes von Cato über das Pökeln das Futur oder analysiert ein Gedicht von Catull über den Tod eines Spatzen. Und so vermittelt er auf literarische Weise seine These: Latein ist nicht nützlich, Latein ist schön.