A lungo il concetto di vita, nella sua accezione biologica, è parso per lo più estraneo alla riflessione di Hegel. E tuttavia il filosofo istituisce tra vita e pensiero una relazione particolarmente forte e suggestiva in grado non solo di rovesciare molti luoghi comuni della storiografia a lui consacrata, ma anche di stimolare la riflessione filosofica in un'epoca, come la nostra, che riscopre in vario modo le radici biologiche del pensiero. Ponendo l'accento sul concetto di vita, questo volume ci invita a una rilettura originale della filosofia hegeliana, intesa come una vera e propria ontologia vivente cioè non solo come una ontologia del vivente, ma come una trasformazione delle forme stesse di conoscenza della realtà. individuando nella mutazione della vita il paradigma della forma del pensiero, il saggio svela un altro, misconosciuto volto della dialettica hegeliana legato ai saperi positivi, all'epistemologia del Settecento e ai coevi sviluppi della sperimentazione scientifica
Stefania Achella Ordine dei libri



- 2019
- 2018
È possibile superare l'alternativa tra realismo e idealismo? È davvero finita ogni narrazione storica? In che termini la logica dialettica può ancora aiutarci a ripensare la libertà? A queste domande Remo Bodei, Jean-François Kervégan, Angelica Nuzzo e Walter Jaeschke rispondono interrogando in modo sapiente i testi hegeliani. Nel mostrare come Hegel si sia fatto interprete del proprio tempo, questi saggi gettano nuova luce su aspetti della sua riflessione che sembravano aver in parte esaurito la loro energia. Le lezioni raccolte in questo volume rivelano come la filosofia di Hegel, dopo duecento anni, possegga ancora una forza speculativa in grado di confrontarsi con le principali questioni del pensiero contemporaneo