Isidora Sekulić emerse come una celebre scrittrice di prosa, romanziera, saggista e critica d'arte serba, i cui scritti lirici, meditativi e introspettivi segnarono l'alba della letteratura serba moderna. La sua opera approfondisce la condizione umana attraverso una sensibilità distintamente moderna, sfidando spesso le strutture narrative convenzionali. Nel suo notevole romanzo, si discosta deliberatamente dallo sviluppo cronologico, iniziando ogni sezione in un cimitero e ripercorrendo gli eventi fino a momenti di vita vibrante, completi di gioie e tragedie. La Sekulić è anche celebrata per aver creato alcuni dei primi personaggi femminili forti nella letteratura serba, ritraendoli con intricati dettagli, coraggio, orgoglio e incrollabile determinazione.
Herbst 1913, eine junge Frau aus Serbien reist alleine durch Norwegen. Im Gepäck hat sie ihr Notizbüchlein, ihr Blick ist offen und unvoreingenommen für dieses »kalte Land im Norden«. Zutiefst beeindruckt von der übermächtigen Natur und von den uralten Sagen und Legenden, verfasst sie poetische Reisebeschreibungen, die Land und Menschen auf ungesehene Weise zeigen. Zuhause in Serbien muss sich die Schriftstellerin und frühe Feministin rabiaten Anfeindungen stellen.