Carlo Sgorlon Libri
Carlo Sgorlon è un autore profondamente radicato nel paesaggio friulano e nelle sue ricche tradizioni contadine. La sua opera, scritta sia in dialetto che in italiano, esplora il legame duraturo tra l'umanità e la terra. Le narrazioni di Sgorlon sono spesso infuse di folklore e saggezza tramandati attraverso le generazioni, riflettendo una profonda riverenza per la sua eredità. È una voce significativa nella letteratura italiana, in particolare per il suo impegno nel preservare e celebrare la cultura regionale attraverso il suo distintivo stile letterario.






Irrequieto e sognatore, Giuliano vorrebbe seguire le orme del nonno, emigrato dal Friuli fino in Danimarca. E nello stesso tempo vorrebbe vivere d'amore e d'avventura assieme a Flora. Ma c'è un unico luogo in tutto il mondo in cui Giuliano può trovare la pace e vivere in armonia con il mondo: Cretis, un piccolo villaggio nel cuore delle Alpi. Solo qui egli può conquistarsi il diritto di sedere sul grande, antico seggiolone di legno, come su un trono, per raccontare le sue fiabe meravigliose. Dall'adolescenza alla maturità, Carlo Sgorlon ripercorre la vita di Giuliano, sempre in bilico tra realtà e leggenda, tra la curiosità per il mondo e per il futuro e l'ansia di non perdere i valori del passato.
Il costruttore
- 325pagine
- 12 ore di lettura
Francesco Falconara, siciliano di Mascali, dopo l'università decide di abbandonare l'isola. Avvilito dalla sua condizione di figlio bastardo del nobile Gregorio Dayala che non si decide a sposare sua madre Assuntina, emigra in Friuli. Sono gli anni sessanta, pieno boom economico, e Francesco, giovane attivo e intraprendente, corona, sposando Giuditta, figlia di costruttori, la sua ascesa sociale e il suo sogno: dare a tutti una casa, radere al suolo il vecchio, edificare il moderno. Ma il successo non è fatto per durare: tradito dai figli, messo sotto accusa dal mutato clima di Tangentopoli, Francesco Falconara deve affrontare il crollo di un mondo, il tramonto di un'utopia, le nuove regole di un nuovo corso della storia.
Jacopo d'Artegna è un musicista geniale che prova sulla propria pelle, attraverso una serie di avventure felici e infelici, tutte le combinazioni che derivano dal rapporto tra pensiero, musica ed eros. Nella sua vita fortuna e sfortuna si inseguono incessantemente, come se una presenza demoniaca combattesse con una benefica forza riparatrice. Jacopo sperimenta la musica in mille forme, da quelle folkloriche a quelle attuali, dal rock alla grande sinfonia. Il suo desiderio è di rimanere sempre vicino alle origini popolari della musica, rinunciando a ogni intellettualismo, e rinunciando addirittura alla propria identità d'artista. Per questo fa circolare come anonime le sue creazioni. In realtà è la musica che lo incalza e lo circonda, esattamente come l'aria che respira. E la musica è in effetti aria, aria che vibra, incarnandosi però nel corpo di alcune straordinarie figure femminili. Sgorlon ha così riscritto, a modo suo, ambientandolo nei suoi luoghi, un nuovo Doctor Faustus , nel quale la musica è lo strumento di una nuova e antichissima conoscenza che passa insieme per i sensi e per la mente, ricomponendo l'unità del tormentato uomo moderno.
La foiba grande
- 320pagine
- 12 ore di lettura
Il dramma dell'immediato dopoguerra in Friuli, quando migliaia di fascisti e collaborazionisti, o presunti tali, finirono nelle foibe.
The Army of Lost Rivers
- 290pagine
- 11 ore di lettura
Set against the backdrop of World War II, the novel explores the tragic encounter between the Friulans and a Cossack army seeking refuge in northeastern Italy. In the summer of 1944, the Cossacks, along with their families and belongings, arrive in Friuli after being promised a new homeland by the Germans in exchange for their support. However, the Germans ultimately abandon both the Cossacks and the native population, leading to devastating consequences. This poignant tale reveals the complexities of war and the human cost of betrayal.



