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Elsa Morante

    18 agosto 1912 – 25 novembre 1985

    Elsa Morante è stata una figura centrale della letteratura italiana, nota per le sue profonde intuizioni psicologiche e la sua narrazione magistrale. Il suo primo lavoro comprendeva racconti pubblicati su varie riviste, mostrando un talento precoce nel catturare l'esperienza umana. Morante si immerse nelle complessità delle relazioni e delle questioni sociali, con le sue narrazioni che spesso esploravano temi di amore, perdita e ricerca dell'identità. La sua voce distintiva e la sua acuta osservazione della natura umana hanno consolidato il suo status di voce letteraria significativa del suo tempo.

    Elsa Morante
    Aracoeli
    Menzogna e sortilegio
    L'isola di Arturo
    Lo scialle andaluso
    La Storia, italienische Ausgabe. Romanzo. Introduzione di Cesare Garboli
    La Storia
    • A questo romanzo (pensato e scritto in tre anni, dal 1971 al 1974) Elsa Morante consegna la massima esperienza della sua vita "dentro la Storia" quasi a spiegamento totale di tutte le sue precedenti esperienze narrative: da "L'isola di Arturo" a "Menzogna e sortilegio". La Storia, che si svolge a Roma durante e dopo la seconda guerra mondiale, vorrebbe parlare in un linguaggio comune e accessibile a tutti

      La Storia
    • Lo scialle andaluso

      • 237pagine
      • 9 ore di lettura

      Dei moltissimi racconti scritti nella sua vita, Elsa Morante presenta qui unascelta disposta in ordine cronologico. Nei dodici racconti di questa inquietavicenda predestinata, si potrà seguire, meglio ancora che nei romanzi, il temadrammatico e affascinante che sempre ha accompagnato la scrittrice e che prende forma soprattutto nel breve romanzo finale che dà il titolo alla raccolta:il rapporto viscerale madre e figlio.

      Lo scialle andaluso
    • Arturo, il guerresco ragazzo dal nome di una stella, vive in un'isola tra spiagge e scogliere, pago di sogni fantastici. Non si cura di vestiti né di cibi. È stato allevato con latte di capra. La vita per lui è promessa solo di imprese e di libertà assoluta. E ora ricorda. Queste sono le sue memorie, dall'idillio solitario alla scoperta della vita; l'amore, l'amicizia, il dolore, la disperazione. Secondo romanzo della Morante dopo 'Menzogna e sortilegio' (1948), 'L'isola di Arturo' (Premio Strega 1957) confermò tutte le qualità della scrittrice romana - l'impasto di elementi realistici e fiabeschi, la forte suggestione del linguaggio.

      L'isola di Arturo
    • Menzogna e sortilegio

      • 723pagine
      • 26 ore di lettura

      La prima apparizione di Menzogna e sortilegio (Premio Viareggio 1948) fu una sorprendente smentita a quanti denunciavano una presunta crisi dell'arte del romanzo. Contro i pregiudizi contemporanei, questo si proponeva come un vero romanzo, secondo i modelli della grande tradizione, che da Stendhal, a Tolstoj, arriva a Proust: specchio di una intera società umana, dove le relazioni e i personaggi del dramma reale si riconoscono in tutta la loro pietà; e al giro conchiuso di ogni generazione e di ogni destino rispondono altre dimensioni senza termine, imitando il movimento della realtà stessa. Menzogna e sortilegio si serve di un linguaggio inventato e fantastico, in cui il pretesto dell'allusione e del gioco non è altro che una specie di pudore per difendere l'intimità troppo scoperta di una straordinaria confessione.

      Menzogna e sortilegio
    • La storia

      Uno scandalo che dura da diecimila anni

      La storia