L'interprete dei malanni
- 240pagine
- 9 ore di lettura
Domenico Starnone attinge spesso alla sua esperienza di insegnante liceale per esplorare temi legati all'educazione e alla condizione umana. I suoi saggi e articoli giornalistici, pubblicati su vari quotidiani e riviste satiriche, rivelano un acuto ingegno e una profonda capacità di osservazione. Starnone ha anche messo il suo talento al servizio della sceneggiatura, con diverse sue opere adattate in film di successo. La sua voce distintiva e la sua prosa penetrante lo rendono una figura di spicco nella letteratura italiana contemporanea.







Wer Ferrante liebt, dem gefällt auch Starnones neuer Roman. BRIGITTE, Angela Wittmann
I genitori del piccolo Mario devono partire per un convegno, o forse semplicemente prendersi il tempo per capire se il loro matrimonio è arrivato al capolinea. Perciò il bambino viene lasciato alle cure di un nonno praticamente sconosciuto, un vecchio illustratore, burbero e affaccendato, che vive da molti anni a Milano. Tra quattro mura e un balcone, nell'arco di settantadue ore si svolge questo racconto affilato, il perfido e divertente scontro tra un nonno stanco e distratto e un piccolo gendarme petulante e vitalissimo. Nella partita che si gioca fra loro, tra alleanze, rivalità e giochi non sempre divertenti, è la vita che si specchia in tutte le sue forme: la vita trascorsa e quella in potenza, la vita dura e beffarda di Napoli che riaccoglie l'uomo dopo tanti anni, la vita della casa che sembra risvegliarsi piano piano, piena di echi e di fantasmi. Dopo Lacci, uno dei maestri della letteratura contemporanea torna a raccontare la durezza dei legami famigliari. E lo fa con un romanzo tesissimo, che ci fa sorridere continuamente ma non ci risparmia la dissezione precisa delle nostre paure, del nostro smarrimento di fronte alla tenacia della vita dentro e dopo di noi.
È la storia di un uomo che se non avesse avuto una famiglia sarebbe diventato un grande pittore. Federì è un artista, ma deve fare il ferroviere, e al mondo non potrà mai perdonare il destino scelto per lui. E se la prende con la moglie e i figli. È uno di loro, a raccontarne la storia.
"Pietro vive con Teresa un amore tempestoso. Dopo l'ennesimo litigio, a lei viene un'idea: raccontami qualcosa che non hai mai detto a nessuno - gli propone -, raccontami la cosa di cui ti vergogni di più, e io farò altrettanto. Così rimarremo uniti per sempre. Si lasceranno, naturalmente, poco dopo. Ma una relazione finita è spesso la miccia per quella successiva, soprattutto per chi ha bisogno di conferme. Così, quando Pietro incontra Nadia, s'innamora all'istante della sua ritrosia, della sua morbidezza dopo tanti spigoli. Pochi giorni prima delle nozze, però, Teresa magicamente ricompare. E con lei l'ombra di quello che si sono confessati a vicenda, quasi un avvertimento: «Attento a te». Da quel momento in poi la confidenza che si sono scambiati lo seguirà minacciosa: la buona volontà poggia sulla cattiva coscienza, e Pietro non potrà mai più dimenticarlo. Anche perché Teresa si riaffaccia sempre, puntualmente, davanti a ogni bivio esistenziale. O è lui che continua a cercarla? Dopo "Lacci e Scherzetto", Domenico Starnone prosegue il suo lavoro di scavo sull'ambivalenza delle persone e delle relazioni. Con uno sguardo insieme complice e distaccato, ci racconta di un uomo inadeguato a se stesso e alle proprie ambizioni. Ma in realtà ci racconta di noi, di quanto sismico sia il terreno su cui si regge la costruzione della nostra identità." --libreriauniversitaria.it
Introduzione di Domenico Starnone. Il travaglio compositivo dell'opera rispecchia la crisi, non solo politica, ma soprattutto filosofica ed esistenziale dell'autore, scaturita dal contrasto tra leggi meccanicistiche della natura e ansia di vita, tra razionalismo e nuove aspirazioni romantiche.
Uno scrittore maturo sta avviando la stesura del suo nuovo romanzo. È incerto, insicuro dei propri mezzi. Lo diventa ancora di più quando incontra Gamurra, un ambizioso giovanotto che gli affida la sua opera prima sperando di essere aiutato. Il piccolo mondo della letteratura ronza, è un rumore di fondo che mal si concilia con il lavoro. Eppure è dentro quel mondo che Gamurra riappare ormai coronato dal successo, ed è in quel mondo che il protagonista corteggia, ricambiato, una "collega" colta e affascinante, tanto da minare il suo rapporto con la moglie. Da bambini si gioca con l'imperfetto (io ero, tu eri) e si evocano mondi immaginari. Da adulti un artista continua il gioco. Ma quanto è pericoloso abitare una realtà parallela?
Exploring themes of childhood, memory, and obsession, this novel delves into the complexities of the narratives we create and inhabit. The story, crafted by National Book Award Finalist Domenico Starnone, invites readers to reflect on the fictions that shape our lives, offering a poignant examination of how these elements intertwine and influence our perceptions of reality.
When apparently mild-mannered retired teacher Domenico Stasi learns that a former student of his is being held as a suspected terrorist, he seeks her out to assure himself of her innocence and that his teachings have not created a monster. But she proudly declares her guilt. What's more, she entrusts him with a task that initially seems a child's game but soon becomes much more serious...
Roman
Ein erfolgreicher Schriftsteller arbeitet in seiner römischen Wohnung an einem Roman. In seinen intensiven Schreibphasen lebt er mit Gespenstern. Sie nisten in seinem Kopf. Heben die Zeit auf. Es sind Fußballspieler auf Sammelbildchen, ein altmodisches Rasiermesser, absonderliche Tiere, ein Freund aus seiner Heimat Neapel, eine jugendlich strahlende Mutter, deren frühes Sterben er nie verwunden hat. Jedes Mal, wenn sie erscheinen, verliert er sich in einem Schattenreich, entfernt sich von der kleinen, zerstrittenen Welt des Literaturbetriebs, sondert sich ab von der Familie, der Ehefrau, selbst von der Geliebten, die ihn nur zeitweise in die Wirklichkeit zurückholen kann. Doch was ist Wirklichkeit, was geschieht, wenn wir Literatur erleben? Ist nicht jedes Erzählen ein Schöpfungsakt? Wie ihn als Kind Rollenspiele in weite Ferne entführt haben, in Abenteuer, die keine Grenzen zur Wirklichkeit kannten, so erfährt er jetzt schreibend die Gefährlichkeit dieses Spiels, aufwühlend, einschneidend wie das Rasiermesser, das im Lauf der Handlung auftaucht und verschwindet und in seinen grotesken Wachträumen eine seltsame Rolle spielt. Wie weit darf das Risiko gehen, sich in eine Parallelwelt hineinzubegeben, sein Leben danach auszurichten? Der gefeierte italienische Autor stellt sich diesen Fragen in einem zwischen skurrilem Witz, feiner Beobachtung und beklemmenden Episoden changierenden Roman über ein Schriftstellerdasein; er erzählt aber auch von Leseerlebnissen und von großen Kolleginnen und Kollegen wie Italo Calvino, Jack London, Nabokov, Bachmann, Kafka und anderen. Aus dem Italienischen von Helene Flöss