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Jonathan Safran Foer

    21 febbraio 1977

    Jonathan Safran Foer è l'autore di due romanzi bestseller premiati e di un'opera di saggistica di grande successo. I suoi contributi letterari approfondiscono le complessità delle relazioni familiari e degli eventi storici, impiegando uno stile narrativo distintivo che fonde magistralmente umorismo, tragedia e profonde riflessioni sull'esistenza umana. Attraverso i suoi scritti, Foer invita i lettori a contemplare il mondo che li circonda e il proprio posto al suo interno. La sua prosa è celebrata per il suo approccio innovativo e la sua profondità emotiva, lasciando un'impressione duratura su coloro che si confrontano con la sua opera.

    Jonathan Safran Foer
    Haggadah
    Tree of Codes
    Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi
    Se niente importa
    Ogni cosa è illuminata
    Molto forte, incredibilmente vicino
    • Oskar, un newyorkese di nove anni a suo modo geniale, ama inventare singolari dispositivi. Inventa camicie di becchime per farsi trasportare in volo dagli uccelli in caso di emergenza, inventa un sistema di tubi collegato ai cuscini di tutti i letti di New York per raccogliere le lacrime di chi piange prima di dormire, riversarle nel laghetto del Central Park e mostrare ogni giorno il livello di sofferenza della sua città. A Oskar capita di piangere sul cuscino, da quando suo padre, complice di tanti giochi e invenzioni, è morto nell’attacco alle Torri Gemelle. Un giorno, non troppo per caso, in un vaso azzurro trovato nell’armadio del padre scopre una busta che contiene una chiave. Sul retro della busta c’è una scritta: «Black». Che serratura apre quella chiave? E se Black è un nome, chi è Black? Per scoprirlo Oskar intende bussare alla porta di tutti i Mr e Mrs Black della città: forse uno di loro sa qualcosa, conosce un segreto che può farlo sentire più vicino al padre. E se il suo viaggio per i distretti di New York non gli riporterà chi se n’è andato per sempre, forse gli recherà altri doni, di certo gli restituirà inaspettatamente un passato lontano che ha sconvolto la vita dei suoi nonni paterni e di un’intera generazione: il passato dell’Europa devastata dalla seconda guerra mondiale.

      Molto forte, incredibilmente vicino
    • Ogni cosa è illuminata

      • 327pagine
      • 12 ore di lettura

      Con una vecchia fotografia in mano, un giovane studente, che si chiama Jonathan Safran Foer, visita l'Ucraina per trovare Augustine, la donna che può aver salvato suo nonno dai nazisti. Jonathan è accompagnato nella sua ricerca da un coetaneo ucraino, Alexander Perchov, detto Alex. Alex lavora per l'agenzia di viaggi di famiglia, insieme a suo nonno che, a dispetto di una cecità psicosomatica fa l'autista, e in compagnia di una cagnetta maleodorante, chiamata Sammy Davis Jr Jr, in onore del cantante preferito dal nonno.

      Ogni cosa è illuminata
    • Se niente importa

      Perché mangiamo gli animali?

      • 348pagine
      • 13 ore di lettura

      Jonathan Safran Foer, da piccolo, trascorreva il sabato e la domenica con sua nonna. Quando arrivava, lei lo sollevava per aria stringendolo in un forte abbraccio, e lo stesso faceva quando andava via. Ma non era solo affetto, il suo: dietro c'era la preoccupazione costante di sapere che il nipote avesse mangiato a sufficienza. La preoccupazione di chi è quasi morto di fame durante la guerra, ma è stato capace di rifiutare della carne di maiale che l'avrebbe tenuto in vita, perché non era cibo kosher , perché "se niente importa, non c'è niente da salvare". Il cibo per lei non è solo cibo, è "terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore". Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire suo figlio non è come nutrire se stesso, è più importante. Questo libro è il frutto di un'indagine durata quasi tre anni che l'ha portato negli allevamenti intensivi, visitati anche nel cuore della notte, che l'ha spinto a raccontare le violenze sugli animali e i venefici trattamenti a base di farmaci che devono subire, a descrivere come vengono uccisi per diventare il nostro cibo quotidiano. In un libro che è insieme racconto, inchiesta e testimonianza, Foer invita tutti alla riflessione, indicando nel dolore degli animali - e soprattutto nella nostra sensibilità verso chi è "inerme" e "senza voce" - il discrimine fra umano e inumano, fra chi accetta senza discutere le condizioni imposte dall'allevamento industriale e chi le mette in discussione.

      Se niente importa
    • Qualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l'umanità andrà incontro al rischio dell'estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire. Il problema è che l'emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita. Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati: la stessa reazione che suscitò Jan Karski, il < >, quando cercò di svelare l'orrore dell'Olocausto e non fu creduto. In tempo di guerra, veniva chiesto ai cittadini di contribuire allo sforzo bellico: ma qual è il confine tra rinuncia e sacrificio, quando in gioco c'è la nostra sopravvivenza, o la sopravvivenza dei nostri figli? E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto? Nel suo nuovo libro, Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche < >, mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche. Un libro unico, che parte dalla volontà di < > e termina con un messaggio rivolto ai figli, ai quali ciascun genitore - non solo a parole, ma con le proprie scelte - spera di riuscire a insegnare < >

      Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi
    • Jonathan Safran Foer skillfully combines narrative and materiality to create a captivating story that emphasizes the physicality of the book in our screen-dominated world. - Olafur Eliasson, artist

      Tree of Codes
    • Haggadah

      • 160pagine
      • 6 ore di lettura

      Recounts through prayer and song the story of Exodus, when Moses led the ancient Israelites out of slavery in Egypt to wander through the desert for forty years before reaching the Promised Land. This title brings together some of the most preeminent voices of our time.

      Haggadah
    • From the Publisher: Jonathan Safran Foer spent much of his teenage and college years oscillating between omnivore and vegetarian. But on the brink of fatherhood-facing the prospect of having to make dietary choices on a child's behalf-his casual questioning took on an urgency. His quest for answers ultimately required him to visit factory farms in the middle of the night, dissect the emotional ingredients of meals from his childhood, and probe some of his most primal instincts about right and wrong. Brilliantly synthesizing philosophy, literature, science, memoir and his own detective work, Eating Animals explores the many fictions we use to justify our eating habits-from folklore to pop culture to family traditions and national myth-and how such tales can lull us into a brutal forgetting. Marked by Foer's profound moral ferocity and unvarying generosity, as well as the vibrant style and creativity that made his previous books, Everything is Illuminated and Extremely Loud and Incredibly Close, widely loved, Eating Animals is a celebration and a reckoning, a story about the stories we've told-and the stories we now need to tell.

      Eating animals
    • Jonathan Safran Foer has long had a passion for the work of the twentieth-century American assemblage artist Joseph Cornell. Inspired by Cornell�s avian-themed boxes, and suspecting that they would be similarly inspiring to others, Foer began to write letters. The responses he received from luminaries of American writing were nothing short of astounding. Twenty writers generously contributed pieces of prose and poetry that are as eclectic as they are imaginative, and the result is a unique collaborative project and one of the most significant engagements of literature with art for many years.

      A Convergence of Birds