Nato in India, a Bombay, studente di medicina a Vienna, il dottor Farrokh Daruwalla è un chirurgo ortopedico cinquantanovenne, con nazionalità canadese e residenza a Toronto. Torna regolarmente a Bombay dove i suoi pazienti sono quasi tutti bambini invalidi.Vent’anni fa, a Goa, il dottor Daruwalla eseguì l’autopsia di due morti ammazzati. Ora vent’anni dopo, ritroverà l’assassino.
Dopo aver appreso le arti magiche che introducono nel labirinto del "mondo del potere e della conoscenza" (così distante dal razionale modo di pensare dell'Occidente), Castaneda sperimenta le facoltà acquisite in uno straordinario viaggio nell'universo della stregoneria applicata. E' la prova del fuoco che anche lui è uno stregone e un guerriero, quindi è in grado di affrontare e vincere fenomeni extranormali e terrificanti. Figura centrale del libro è un formidabile personaggio: dona Soledad, magica e terribile antagonista di Castaneda e, nello stesso tempo, espressione di quanto vi è di più profondo e misterioso nel concetto di femminilità.
The story of friendship between four African American women who lean on each other while "waiting to exhale": waiting for that man who will take their breath away.
Un'autentica girandola di imprese orgiastico-amatorie, in una Parigi cosmopolita e peccaminosa. "Opus pistorum" fu scritto nel 1941 su istigazione dell'amico libraio Milton Luboviski, che voleva una serie di libri in cui si parlasse soltanto di sesso. Ne nacque questa storia senza trama, che ripropose con forza il "caso" Miller. Il titolo stesso del libro è chiaramente allusivo: "pistor" in latino significa "mugnaio" come "miller" in inglese; "opus", opera, di Miller dunque anche di chi pesta come in un mortaio (con l'evidente implicazione sessuale che l'espressione comporta). Il protagonista, Alf, con la collaborazione delle sue amichette (e di qualche amico), si getta a capofitto nel sesso come avventura da vivere senza risparmio di energie. Ne scaturisce il racconto di un mondo di felicità erotica intesa quale unica speranza di salvezza e via d'uscita per i disperati, i falliti e diseredati che lo popolano; un mondo spiato con l'occhio realista tipicamente americano e descritto nel tono aggressivo, e un po' strafottente, del Miller "parigino". Postfazione di Fernanda Pivano.
"Una straordinaria meditazione sulla morte e un'amara riflessione sulla perdita di tradizioni e valori antichissimi, nel racconto di un grande rappresentante della letteratura contemporanea." [dalla pagina web di Bompiani]
Nel sud dell’Inghilterra, sulle colline del Berkshire, prolifica una ricca conigliera. Qui vive anche il piccolo Quintilio, spesso preda di sogni premonitori: stavolta il sonno gli ha parlato di un grave pericolo che li minaccia, qualcosa che viene dagli uomini, un presentimento inspiegabile. Come svelare agli altri conigli il rischio che sta per travolgerli? Come metterli in guardia? E cosa fare se il Coniglio Capo non gli crede? Fuggire: bisogna fuggire lontano, attraverso terre sconosciute. Bisogna trovare il coraggio necessario, correre fino allo sfinimento e non lasciarsi mai prendere dallo sconforto. Quintilio non è solo nel suo viaggio: con lui ci sono Moscardo, Parruccone, Mirtillo e tanti altri. Loro sanno attraversare i fiumi, sfuggire alle trappole, lottare con coraggio se c’è un amico da salvare. Anche se il viaggio sembra non finire mai e i nemici sbucano da ogni parte…