Questo testo di Judith Butler affronta alcune tra le pagine più affascinanti e complesse scritte dal giovane Hegel: il frammento sull’Amore e il Frammento di sistema. L’intento dell’Autrice è duplice: scandagliarne il senso profondo e operare, nel contempo, una riflessione più ampia sul tema dell’amore e della vita. A partire dall’idea hegeliana dell’amore come sentimento in cui «il vivente sente il vivente», Butler incrocia fecondamente problemi classici della filosofia di Hegel (il rapporto individuo-comunità, religione-filosofia, vita-viventi) con alcuni motivi della sua più recente produzione: la precarietà della vita, il legame tra l’amore e la perdita, il potere del lutto, etc. Filo conduttore del suo itinerario è la difficoltà che il linguaggio filosofico sperimenta nel rendere conto del fenomeno dell’amore, fenomeno che «ha una sua propria logica – una logica che non fiorisce mai effettivamente in una forma definitiva, ma è caratterizzata da una illimitata apertura». L’illimitata apertura a cui, in quanto viventi, ci consegna e ci espone la vita.
Judith Butler Ordine dei libri
24 febbraio 1956
Judith Butler è un'influente filosofa post-strutturalista e femminista il cui lavoro spazia nel femminismo, nella teoria queer, nella filosofia politica e nell'etica. La sua erudizione approfondisce la teoria letteraria, la narrativa filosofica moderna e gli studi sulla sessualità. Butler esplora anche la letteratura e la filosofia europea del XIX e XX secolo, Kafka e temi come la perdita, il lutto e la guerra. Lavori più recenti affrontano la filosofia ebraica e le critiche alla violenza di stato.







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