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Judith Butler

    24 febbraio 1956

    Judith Butler è un'influente filosofa post-strutturalista e femminista il cui lavoro spazia nel femminismo, nella teoria queer, nella filosofia politica e nell'etica. La sua erudizione approfondisce la teoria letteraria, la narrativa filosofica moderna e gli studi sulla sessualità. Butler esplora anche la letteratura e la filosofia europea del XIX e XX secolo, Kafka e temi come la perdita, il lutto e la guerra. Lavori più recenti affrontano la filosofia ebraica e le critiche alla violenza di stato.

    Judith Butler
    Giving an Account of Oneself
    The Livable and the Unlivable
    To sense what is living in the order
    Frames of War
    Subjects of Desire
    Sentire ciò che nell'altro è vivente
    • 2014

      Questo testo di Judith Butler affronta alcune tra le pagine più affascinanti e complesse scritte dal giovane Hegel: il frammento sull’Amore e il Frammento di sistema. L’intento dell’Autrice è duplice: scandagliarne il senso profondo e operare, nel contempo, una riflessione più ampia sul tema dell’amore e della vita. A partire dall’idea hegeliana dell’amore come sentimento in cui «il vivente sente il vivente», Butler incrocia fecondamente problemi classici della filosofia di Hegel (il rapporto individuo-comunità, religione-filosofia, vita-viventi) con alcuni motivi della sua più recente produzione: la precarietà della vita, il legame tra l’amore e la perdita, il potere del lutto, etc. Filo conduttore del suo itinerario è la difficoltà che il linguaggio filosofico sperimenta nel rendere conto del fenomeno dell’amore, fenomeno che «ha una sua propria logica – una logica che non fiorisce mai effettivamente in una forma definitiva, ma è caratterizzata da una illimitata apertura». L’illimitata apertura a cui, in quanto viventi, ci consegna e ci espone la vita.

      Sentire ciò che nell'altro è vivente