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Björn Larsson

    1 gennaio 1953
    Filologův sen
    Was geschah mit Inga Andersson?
    The Celtic Ring
    Bisogno di libertà
    L'isola di Odino
    La vera storia del pirata Long John Silver
    • Può una storia di pirati tenere con il fiato sospeso anche il pubblico adulto? Con la sua opera Larsson vuole proprio dare risposta affermativa a questa domanda. L'autore sceglie la figura controversa del leggendario pirata Long Jhon Silver per delinearne un profilo crudo, realistico, lontano dalle avventure oniriche delle raccolte di fiabe per fanciulli. Questo libro è un "pugno nello stomaco" per quelli che ricercano una storia piratesca edulcorata; al contrario è una delizia per chi ha voglia finalmente di una bella storia di avventura che sia anche una finestra sulla cruda vita dei pirati tra intemperie oceaniche, impiccagioni, e tanto piombo. Il modo di scrivere di Larsson è coinvolgente e piacevole e terrà i lettori attaccati letteralmente al libro dalla prima all'ultima pagina. [1. ed. 1998].

      La vera storia del pirata Long John Silver
    • L'isola di Odino

      • 528pagine
      • 19 ore di lettura

      È la Vigilia di un Natale freddo e nevoso, quando Odino, un vecchietto dalla lunga barba e un occhio solo, è costretto ad approdare con la sua slitta su un’isola senza nome, perché in una tempesta di meteoriti uno dei suoi cavalli si è azzoppato. Ha fretta: deve portare oscuri avvertimenti, ma ha perso la memoria e non ricorda più dov’è diretto né di quali presagi è messaggero. Né possono aiutarlo gli stupiti abitanti dell’isola, che da secoli non vedono stranieri: al di là delle infide scogliere che li circondano, esiste il Continente, ma da generazioni nessuno ha più provato a raggiungerlo e nessuno è mai tornato. Odino riuscirà prodigiosamente ad attraversare lo Stretto, per ritrovarsi di colpo in un mondo che somiglia molto al nostro, dove i regni del Nordmeridione, Nordsettentrione e Anticonord appaiono ironiche e divertenti stilizzazioni dei paesi scandinavi. Rinchiuso in ospedale come pazzo, finito su Internet con la sua bizzarra storia, Odino è presto al centro di contrastanti interessi: profeti millenaristi, fanatici religiosi e nazionalisti, politici, opportunisti di ogni tipo vogliono appropriarsi di lui, e mentre tutti cercano il modo per raggiungere l’isola misteriosamente inaccessibile, riscoperta su antiche mappe segrete, tra i regni del Nord si arriva all’orlo della guerra per il suo possesso. Nella tipica tradizione danese che fonde fiaba e assurdo, fantasia e parodia, sapere e umorismo, il romanzo parla in realtà di una società che è la nostra e di temi di estrema attualità: fanatismo ed estremismo, intolleranza e nazionalismo, e anche responsabilità individuale, religione ed etica, fede e dubbio, amore e li-bertà. Ma come ogni fantasy che si rispetti, un sottile gioco di ri-mandi a miti e simboli, rende più ricca e complessa l’allegoria: chi è veramente quell’Odino, bonaria versione del supremo dio del pantheon nordico, che parlando solo per massime e portando con sé la poesia e la semplicità di una saggezza antica, spinge ciascuno a rivelare la sua natura più profonda e a seguire il proprio destino? E non è forse il suo finale benvenuto ai suoi due corvi perduti la sola risposta possibile ai mali che ci affliggono? “Ben tornati, Pensiero, Memoria!” “Per sorte gli uccelli attendono noi tutti?

      L'isola di Odino
    • Bisogno di libertà

      • 240pagine
      • 9 ore di lettura

      “Non si nasce liberi, lo si diventa”, e non basta né desiderarlo, né sognarlo, né avere la sensazione di esserlo, per diventarlo realmente: essere liberi è una conquista continua, e precaria, che dura tutta una vita. Ed è la sua vita che Björn Larsson sceglie questa volta di raccontarci ad exemplum, il suo apprendistato di quella libertà che è poi il tema di fondo di tutti i suoi romanzi e il filo rosso che unisce i suoi multiformi personaggi, che siano il pirata Long John Silver, MacDuff, Inga o il capitano Marcel. Se già nella Saggezza del mare ci ha rivelato quanto un’esistenza nomade e vagabonda a bordo di una barca, lontana dalle convenzioni e dal superfluo, possa essere un antidoto alla schiavitù della routine e dei condizionamenti, qui Larsson si spinge ancora più in là e più a fondo nella sua riflessione. Dal bambino che non piange la morte del padre, al ragazzo che marina la scuola per seguire un suo percorso di studi, al giovane che preferisce la prigione alla cieca disciplina del servizio militare, allo scrittore combattuto tra il vivere e lo scrivere, attraverso i continui viaggi tra terra e mare, amicizie vere e amori che mettono a repentaglio la sua viscerale indipendenza, ci offre il suo vissuto, non per darci di sé un ritratto ideale, anzi con un’onestà e un rigore che sono già di per sé una lezione di libertà intellettuale, ma per passarci quanto la vita gli ha insegnato sul cammino. Che la libertà esige parità e reciprocità, che non è raggiungibile senza immaginazione e sogni, ma anche senza realismo e disciplina, che è di natura solitaria e deve fare compromessi con l’amore, che la dote principale di cui ha bisogno è il coraggio: di non fare come gli altri, non seguire mode, uniformi, ipocrisie e di saper anche, in un’epoca di proclamato individualismo e di reale conformismo, levare la propria voce contro per ricordare il bisogno di amicizia, di tolleranza e di solidarietà.

      Bisogno di libertà
    • Ein grandioser nordischer Spionagethriller vom Autor des Bestsellers „Der keltische Ring“. Die Soziologin Inga Andersson möchte auf einer französischen Konferenz über den US-Geheimdienst NSA referieren, der über riesige Abhöranlagen verfügt. Unterstützung erhält Inga dabei von dem Schriftsteller Anders Ingersson, der von ihr fasziniert ist. In Frankreich beginnt Inga jedoch eine Affäre mit dem amerikanischen Professor Frank Clifford, dem sie vertraut, obwohl er sich etwas zu sehr für ihren NSA-Vortrag interessiert. Als Ingersson eine Entdeckung über die NSA macht, versucht er, Inga vor Clifford zu warnen. Doch die Warnung kommt zu spät …

      Was geschah mit Inga Andersson?
    • Devět povídek klasického střihu se nekomplikovaně zabývá různými formami objevitelství. Hrdinou je speleolog, který prochází jeskynními systémy stále hlouběji až... Virolog důsledně putující za Nobelovou cenou až..., filolog hledající univerzální systém jazyka až ..., astrfoyzička hledající lásku uprostřed hvězdokup až... Kniha je průvodcem po lehce intelektuální dobrodružstvích ducha jemně parodující současný těžce intelektuální univerzitní systém bádání.

      Filologův sen
    • Ein Politthriller, in dem terroristische islamistische Vorstellungen (Rachid) auf terroristische rassistische Intoleranz (Alain) treffen, gegen die sich ihre Stimme der demokratischen Vernunft (Ahmed) durchsetzen muss.

      Der böse Blick
    • Ein geheimnisvoller Kapitän begegnet in vier verschiedenen Häfen vier einsamen Menschen. Als er wieder verschwindet, hat sich ihr Leben verändert. Rosa Moreno heißt die junge Kellnerin mit einem Hang zur Astrologie, die Kapitän 'Marcel' im spanischen Villagarcía verführt; die französische Witwe Le Grand aus Tréguier zeigt Marcel ihr Lebenswerk, ein Archiv aller Seeleute, die sie im Leben gekannt hat; dem Juwelier Peter Sympson im irischen Kinsale, einem Liebhaber wertvoller Steine, schlägt der Kapitän einen ungewöhnlichen Handel zugunsten einer jungen spanischen Kellnerin vor; und auf Marstal, einer der Inseln im Süden Dänemarks, erzählt er Jacob Nielsen, einem betuchten Computerfachmann, von dem Archiv, mit dem die Witwe aus Tréguier tote Seeleute vor dem Vergessen bewahrt. Ohne es zu ahnen, stehen die vier seit der Begegnung mit dem Kapitän in einer spannungsvollen Verbindung: Alle vier teilen ein Gefühl der Einsamkeit und der rettungslosen Vergänglichkeit, jedoch hat in allen die Begegnung mit Marcel eine gewisse Hoffnung geweckt, und sie brechen von verschiedenen Ausgangspunkten auf, um Marcel zu finden. Am Ende kreuzen sich ihre Wege in einer Bar in Kinsale, wo Marcel mit seinem Schiff vor Anker liegt. Marcel nimmt sie mit auf eine Segelfahrt, doch schon bald sind sie auf sich allein gestellt und müssen die erste Regel der Zivilisation neu lernen: Überleben wird nur, wer den anderen hilft.

      Träume am Ufer des Meeres