Emilio Gentile Ordine dei libri
Emilio Gentile è un importante storico della cultura italiana specializzato nell'ideologia e nella cultura del fascismo. Il suo lavoro esplora a fondo l'essenza del pensiero fascista e le sue manifestazioni culturali. Gentile considera il fascismo una forma di religione politica, una teoria che ha applicato anche ad altri contesti storici e contemporanei. Le sue analisi offrono prospettive illuminanti sulla natura delle ideologie totalitarie e sul loro impatto sociale.







- 2018
- 2010
Economica: Fascismo di pietra
- 284pagine
- 10 ore di lettura
Il regime fascista, ci racconta Emilio Gentile in questo nuovo e avvincente saggio, non era soltanto retorica, ma anche pittura, scultura, architettura, urbanistica. Gentile si conferma il vero erede italiano di George Mosse, attento, come lo fu lo storico tedesco, agli aspetti dell’estetica del potere.Dino Messina, “Corriere della Sera”Si aprì l’era del ‘piccone risanatore’. Per Mussolini attrezzo-simbolo di un attivismo frenetico che finiva per considerare Roma e la sua architettura passata e futura – come spiega molto bene Emilio Gentile – come arsenale di miti, deposito di destini imperiali, ma anche bersaglio di risentimenti che il duce nutriva fin dalla giovinezza nei confronti della città eterna.Filippo Ceccarelli, “la Repubblica”
- 2008
Novecento Italiano
Gli anni cruciali che hanno dato il volto all'Italia di oggi
- 252pagine
- 9 ore di lettura
Il Novecento fa discutere. La sua eredità è controversa, la sua memoria divisa. Dal regicidio alla Grande Guerra, dal delitto Matteotti all'8 settembre, dal miracolo economico alla contestazione, dagli anni del terrorismo al maxiprocesso e a Tangentopoli, il corso della storia ha accelerato il passo, impresso svolte, segnato l'identità del nostro paese.Nove grandi storici interpretano un'epoca che ci riguarda tutti da vicino.
- 2007
Il fascino del persecutore
- 223pagine
- 8 ore di lettura
- 2005
- 1997
Una storia del nazionalismo italiano, dall'unità al secondo dopoguerra, che è anche la storia di un'idea: l'idea "nazione italiana". Una delle tesi principali del libro è che, mentre nel Risorgimento, nell'Italia liberale e anche nel fascismo è esistita un'idea della nazione sostanzialmente condivisa dalla maggior parte degli italiani, oggi questo non è più vero e di conseguenza siamo un "popolo senza nazione".