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Tom Wolfe

    2 marzo 1930 – 14 maggio 2018

    Tom Wolfe, uno dei fondatori del movimento del New Journalism, si è addentrato nel funzionamento interiore della mente, esplorando le decisioni inconsce che plasmano le vite umane. Il suo stile distintivo, caratterizzato da libera associazione e onomatopea, è diventato un segno distintivo del genere. L'attenzione di Wolfe alle eccentricità del comportamento e del linguaggio umano, e alle questioni dello status sociale, è considerata impareggiabile nel canone letterario americano. È anche riconosciuto per aver reso popolare il termine "fiction-absolute".

    Tom Wolfe
    Tom Wolfe Carves Dragons
    Carving Canes & Walking Sticks with Tom Wolfe
    The Right Stuff
    Io sono Charlotte Simmons
    Bestsellers - 184: Il falò delle vanità
    Il falò delle vanità
    • 2005

      La Dupont University, con le sue architetture gotiche e il suo parco curato, è l'Olimpo della cultura universitaria americana, il luogo che raccoglie la migliore gioventù statunitense. O almeno così appare agli occhi di Charlotte Simmons, bella e intelligente matricola giunta con una borsa di studio dalle montagne del North Carolina. E qui, con sua grande sorpresa, viene subito adottata dai principali esponenti dell'élite studentesca. Entrare nelle loro grazie è per la ragazza straordinario, qualcosa che può farle perdere la testa e i valori con cui è cresciuta. Prima di arrivare a capire la grandezza del suo essere diversa.

      Io sono Charlotte Simmons
    • 1999

      Il falò delle vanità

      • 868pagine
      • 31 ore di lettura

      Sherman McCoy è uno dei padroni di Wall Street e sente di avere il mondo in pugno: guadagna un milione di dollari all'anno, vive in un appartamento di quattordici stanze a Manhattan, al riparo dai pericoli e dalle violenze della metropoli multirazziale. Quando però una sera McCoy investe con l'auto un giovane nero nel Bronx, la polizia, i giornalisti, i politici e i difensori civici gli sono subito addosso, trasformando l'uomo di successo, il superprivilegiato, nella vittima designata di un'intera città.Una grande "commedia umana" che ha fatto tremare l'America dei potenti e dei pavidi, degli ipocriti e degli arrivisti. Tutti bruciati su un magnifico e indimenticabile falò delle vanità.

      Il falò delle vanità
    • 1991

      Sherman McCoy è un giovane finanziere: guadagna un milione di dollari all'anno e vive in un appartamento di quattordici stanze a Manhattan, nel cuore della "città dei bianchi", al riparo dai pericoli e dalle volenze della metropoli multirazziale. Una sera McCoy investe con l'auto un giovane di colore nel Bronx: la polizia, i giornalisti, i politici e i difensori civici gli sono subito addosso, trasformando l'uomo di successo, il superprivilegiato, nella vittima designata di un'intera città. Attraverso la "parabola" di McCoy, Wolfe mette in scena un'infinita galleria di personaggi, esplora gli ambienti più disparati, in una grande "commedia umana" che è anche, per noi europei, una visione profetica del nostro futuro.

      Bestsellers - 184: Il falò delle vanità