Più di un milione di libri, a un clic di distanza!
Bookbot

Marieke Lucas Rijneveld

    20 aprile 1991
    Marieke Lucas Rijneveld
    Het warmtefort
    De avond is ongemak : roman.
    Kalbskummer. Phantomstute
    My Heavenly Favourite
    Il disagio della sera
    • Jas ha dieci anni quando, come ogni anno, in casa Mulder fervono i preparativi per il Natale. La sua è una vita tranquilla. A scuola non va benissimo, ma dà una mano al papà con gli animali della fattoria e non vede l'ora di diventare abbastanza grande per andare a pattinare sull'altra riva del lago con il fratello Matthies. Due giorni prima della festa, però, proprio da quella sponda più lontana, Matthies non fa più ritorno. La morte prende il suo posto in casa, occupa la sedia che lui ha lasciato vuota, indossa il suo giubbotto rimasto appeso come un cimelio, e si insinua nella vita di tutti. Jas osserva impotente la vicina di casa portare via l'albero di Natale e i genitori trasformarsi nel Lupo Cattivo con la pancia piena di sassi. Al riparo nel suo giaccone, che non toglie più nemmeno per dormire, non le rimane che prepararsi al momento in cui Dio scaglierà su di loro una nuova piaga, come sente dire al papà e alla mamma durante una lite. Abbandonati a loro stessi, i tre fratelli Jas, Obbe e Hanna sondano, nel privato delle loro stanzette, il dolore e la perdita. La libertà consente loro di sperimentare, di sovvertire le regole, ma anche di parlare apertamente della morte. Sono pronti a sacrificare tutto pur di non farsi portare via da Lei.

      Il disagio della sera
    • A book about obsession with prose that obsessed me from the first line.' Daisy JohnsonIn the tempestuous summer of 2005, a local veterinarian becomes enraptured by a 14-year-old farmer's daughter - his 'favourite' - as he tends her father's cows.

      My Heavenly Favourite
    • Kalbskummer. Phantomstute

      Gedichte. Zweisprachige Ausgabe | Die preisgekrönte Lyrik vom Gewinner des International Booker Prize

      Lucas Rijnevelds lyrisches Universum ist unnachahmlich und doch so vertraut. Seine Gedichte sind bevölkert von Fröschen, Schmetterlingen und Seesternen, von Vätern, denen schwierige Fragen gestellt werden – »Wo kommen Kinder her, wenn Eltern sich nie küssen?« –, von unsterblichen Großmüttern und Jugendlichen auf ihrem Weg zu einer belastbaren Identität. Und doch scheint nichts belastbar in diesem Kosmos aus zarten Begegnungen und erschütternden Einsichten über Leben und Ableben: Erheiterndes wird tragisch, Statisches kommt ins Wanken, das Unsichtbare greift unvermittelt an. Diese erdigen wie geerdeten Gedichte erzeugen bildstark Szenen einer éducation sentimentale: Das Aufblühen der Sexualität und animistische Tierkörper treffen hier auf religiöse Maximen und magisches Denken. Gedichte, in die man sich verirrt, um sogleich den Beschluss zu fassen, in ihnen auf ewig zu verweilen.

      Kalbskummer. Phantomstute