Sue Grafton Libri

Per prima cosa è comparso un misterioso bonifico di cinquemila dollari sul suo conto, poi è arrivata una telefonata al suo capo in cui viene accusata di essersi sempre lasciata comprare. Kinsey Millhobe, ex poliziotta ed investigatrice privata, è in trappola. Il suo lavoro, la licenza professionale, la sua stessa rispettabilità sono in gioco. Per non perdere tutto, Kinsey dovrà affrontare la più delicata e dolorosa delle sue indagini, scavando a fondo nel passato di una certa famiglia e inseguendo il filo criminoso che condurrà diritto alla porta di casa sua.

Paziente, metodica, sensibile e decisamente simpatica, Kinsey Millhone, «investigatrice privata con regolare licenza dello stato della California», fa parte della ristrettissima schiera dei grandi protagonisti della narrativa gialla. In questo romanzo, che ha segnato il suo sorprendente esordio, è alle prese con un caso che tutti vorrebbero dimenticare: l’assassinio di Laurence Fife. Un caso «vecchio» di otto anni, un omicidio passionale, una brutta faccenda chiusa per tutti. Per tutti tranne che per la moglie della vittima, Nikki Fife. Per la giuria non c’erano stati dubbi: Nikki aveva il movente, la possibilità e l’occasione, e la condannò. Ora Nikki è fuori sulla parola e ha un solo pensiero in mente: dimostrare la sua innocenza e scoprire la verità. E incarica Kinsey Millhone di farlo...

Il cinque maggio e Kinsey sta festeggiando il suo trentatreesimo compleanno. Fra i suoi regali c'è la telefonata di un detective, un collega che la mette in guardia: il suo nome è nella lista delle vittime designate di Mark Messinger, uno psicopatico ingaggiato da un ergastolano per vendicarsi di lei, che lo aveva arrestato. Ma l'investigatrice di Santa Monica ha altre cose per la testa: deve indagare sulla scomparsa di una bizzarra e arzilla ottantenne che vive sola in una roulotte nel deserto californiano del Mojave...

È giovane Bobby Callahan, e doveva anche essere un bel ragazzo, prima che un pauroso incidente d'auto lo riducesse in quello stato. Quell'incidente gli ha tolto quasi tutto: la giovinezza, la forza, la lucidità e il suo migliore amico. Bobby non ricorda più nulla ma sa che qualcuno voleva ucciderlo, forse per farlo tacere, forse per impedirgli di svelare qualcosa che ora non riesce più a ricordare... Alla disperata ricerca di qualche indizio, chiede aiuto a Kinsey Millhone. Dire di no a una richiesta del genere non è nello stile di Kinsey, che comincia a raccogliere informazioni, per un'indagine destinata a trasformarsi in pochissimo tempo in qualcosa di molto più pericoloso...

The third and fourth novels in the #1 New York Times bestselling Kinsey Millhone series by Sue Grafton: C Is for Corpse & D Is for Deadbeat. In "C" is for Corpse, Bobby Callahan approaches PI Kinsey Millhone with a far-fetched story: a murderous assault by a tailgating car on a lonely rural road, a roadside smash into a canyon four hundred feet below, his Porsche a bare ruin, his best friend dead. Bobby, having suffered memory loss in the crash, claims someone had tried to kill him, but doesn't know who or why. And he's convinced Kinsey is the only one who can find out. In "D" is for Deadbeat, a man calling himself Alvin Limardo approaches Kinsey with a job that seems cut-and-dried: locate a kid who'd done him a favor and pass on a check for $25,000. It's only later, after he stiffs her for her retainer, that Kinsey finds out his name is actually John Dagget, and his an ex-con, inveterate liar, and now dead. Kinsey soon realizes that Daggett had an awful lot of enemies—but would any of them go as far as murder?