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Maurizio MaggianiLibri
1 ottobre 1951
Attingendo a una ricchezza di diverse esperienze di vita e professioni, questo autore si è rivolto alla letteratura con una prospettiva unica. La sua scrittura è plasmata da un punto di vista politicamente impegnato, esplorando temi con una profonda coscienza sociale. Attraverso i suoi sforzi letterari, caratterizzati da una forte voce personale, offre ai lettori spunti distintivi sulla condizione umana. Il suo approccio combina l'acutezza giornalistica con la sensibilità poetica, creando opere che sono sia intellettualmente stimolanti che emotivamente risonanti.
Saverio è figlio di un fornaio anarchico di Alessandria d'Egitto, cresciuto con la passione della libertà e con la nostalgia per il paese degli antenati. La morte del padre lo costringe ad affrontare la sua confusa identità , le sue radici. Parte per un suo viaggio di iniziazione, dal deserto, alla città , dal presente a un oscuro e misterioso passato. Da questo racconto fatto di dolci asprezze liguri-toscane, emerge l'unico vero paese dell'anima: quel desiderio di libertà che è come il tenace volo del pettirosso. Annotation Supplied by Informazioni Editoriali
Uno specialista di migrazioni animali siede su una vetta nel cuore del deserto sahariano: attende il passaggio delle rondini. In quell'attesa, in quel deserto, si lascia contaminare dalla fiera saggezza del popolo dei tagil, fa sua la sapienza della sua guida Jibril, consuma amore mercenario con la berbera Jasmina, ascolta il dimah Tighrizt, poeta itinerante. Da lì, viaggiatore della notte, l'irundologo misura la distanza dal mondo che altrove continua a collassare nel disordine della guerra e racconta a Jibril altre storie di erranze e migrazioni: dell'orsa Amapola sorpresa nelle foreste della Carnia, dell'armeno Zingirian incontrato nel suo cammino, del principe polacco Potocki, e della Perfetta, la donna che va lungo le strade del mondo.
Questa è una storia leggendaria, il mito di una dinastia di ribelli ostinati in un sogno, perseveranti nel costruirlo a dispetto di ogni sconfitta del presente. Una storia di eterna rivolta, di molte vite e gesta, vite che non hanno avuto voce e vite la cui alta voce è stata dimenticata. Una storia che attraversa epoche e oceani e continenti, guerre e rivoluzioni, da Genova a New York a San Pietroburgo, da Domokos a Sidone.C’è fra loro un personaggio di pura leggenda, una donna nata nel 1901, “l’essere umano più antico del mondo”, lei conosce ogni storia e ogni storia ha vissuto, è la Canarina. Chiamavano così le giovani donne che nella Grande Guerra lavoravano nell’industria bellica al munizionamento, perché il tritolo tinteggiava di giallo il viso e le mani. Aveva sedici anni la Canarina, quando nascondeva sotto le unghie dei piedi qualche grano di quel composto micidiale, sottraendo ogni giorno un po’ di guerra alla guerra.È suo nipote l’Artista a dipanare la Storia e le storie attraverso una progenie di figli unici che costruiscono una dolcissima elegia eroica, sfiorando le vite di Garibaldi e Anita, Antonio Meucci, Emma Goldman, Gaetano Bresci, Carlo Tresca, Sandro Pertini e tanti altri ancora.Maurizio Maggiani scrive il grande romanzo della rivolta libertaria, dedicandolo all’oggi, ai molti che vivono senza un mito di collettiva identità che li affratelli, ma credono ancora alla costruzione di un sogno di promettente bellezza. È un incitamento appassionato a partecipare della leggenda, a costruirne nuovi capitoli, a sentirsene eredi.I legami non si sciolgono mai, mai e poi mai quando sono legami di libertà.
Un prete ragazzo e una regina bambina. Lo scenario solennemente operaio del porto di Genova e quello solennemente primitivo di un'isola sperduta nel Pacifico. Due vite si sfiorano alle miracolose altezze dell'innocenza e della giovinezza sopra i paesaggi del secolo, le ferite della storia, l'invadenza del caso. E a segnare l'umana avventura della moltitudine di personaggi che si muovono intorno, il passo inconfondibile della speranza. Romanzo sull'innocenza dei popoli, sull'aristocrazia delle anime e dei corpi, sul maestoso pudore dell'amore materno, popolato di animali, paesaggi, prodezze della natura, La regina disadorna è una grande favola storica. Comincia ai primi del secolo nel porto di Genova, apocalisse di uomini e macchine, lingue e dialetti, opere e merci. Figlio della bizzosa sensualità di Sascia e della Virile bellezza di Paride, Giacomo è un ragazzo modellato dalla sua giovinezza, e destinato a rimanerle fedele. Uscito dal seminario, dopo la parentesi d'ombra della seconda guerra mondiale, è uno stranito sacerdote, inviato come missionario in un'isola del Pacifico. A Moku Iti, sotto il suo nero vulcano, nel suo azzurro ignoto e familiare a un tempo, Giacomo impara la febbrile indolenza di un popolo che - lui lo sa bene - non ha bisogno della sua religione. La figlia di re John, Lucy, gli cresce accanto, bella della sua voce miracolosa, forte della sua docile fermezza, avviata a un destino di regina bambina. Giacomo e Lucy si dicono muti le parole indecifrabili che fanno da ponte fra due civiltà, fra due storie, fra due mondi, l'uno e l'altro minacciati dalla fine, ma entrambi depositari di un'ultima ricchezza, di un'ultima folgorante disadorna verità.
La memoria di una città, la memoria di uno scrittore… Una città perennemente sognata, in cui è più facile perdersi che trovare la prospettiva che tutta la contiene. Maggiani dedica a Genova un libro narrativo/fotografico in cui lo scrittore e fotografo celebra a suo modo la città e Genova dedica a Maggiani, suo figlio adottivo, una mostra.
In den Tälern voller Kastanienwälder leben die Menschen der norditalienischen Garfagnana in einer eingeschworenen Gemeinschaft. Seit Generationen in Armut, aber reich an freiheitlichen Traditionen, an Anmut, Zorn und Liebe. Der namenlose Erzähler ist einer von hier. Er wird spät noch Vater, und seine Erinnerungen sind das Vermächtnis dieser Traditionen, die er seiner ungeborenen Tochter mitgibt: Geschichten von seiner Mutter, der Duse, einer Akkordeon spielenden Dorflehrerin; von der als Witwe geborenen Santarellina, der besten Freundin der Duse; vom Omo Nudo, Überlebender des KZ Sachsenhausen, der nackt und zu Fuß in sein Dorf zurückgekehrt ist, oder von Malvina, promovierte Astrophysikerin, die nun das feindselige Haus ihres Großvaters bewohnt. Und auch die Geschichte von Nita, der jungen Frau des Erzählers, die als Fremde kam und im Revier eine neue Familie gefunden hat – in diesem abgelegenen Winkel der Welt, in dem doch die ganze Welt anwesend ist.
Mit weitem Horizont, sehr hell, nach Safran und Kohle duftend, voller Winkel und Geheimnisse - das war Genua zu Beginn des 20. Jahrhunderts. Diese vitale Hafenstadt ist Kulisse für eine zauberhafte Liebesgeschichte zwischen einem Kohlenprinzen und der Safrankönigin, die nichts besitzt außer dem Stolz auf ihr Leben. „Ein solcher Erzähler erweckt die italienische Gegenwartsliteratur zu neuem Leben.“ Der Tagesspiegel „Maggiani ist ein besserer Eco, mit poetischeren Wässerchen gewaschen. Er vertraut ebenso auf die Exotik ferner Zeiten, doch er schöpft viel tiefer Luft.“ Neue Zürcher Zeitung
In seiner klaren, poetischen Sprache beschreibt Maggiani, dass man sich nur umschauen und in sein eigenes Herz tauchen muss, um die Liebe in den verschiedensten Facetten zu finden: Ein Junge entdeckt seine Liebe zum Film, die ihn ein Leben lang nicht mehr verlassen wird. Eine Frau stellt ihrem Ehemann die letzten Utensilien ihrer gemeinsamen Zeit vor die Tür. Ein Mann erinnert sich an seine erste große Liebe, die er verlassen hat, weil er Angst hatte, sich selbst in dieser Liebe zu verlieren. Und darum geht es in diesen wunderbaren Geschichten. Es geht um die Fähigkeit oder aber die Unfähigkeit zur Hingabe, an eine Frau, an ein Kind und an das Leben. 'Unter Lebensgefahr muss man sich in die Liebe stürzen', so Maggiani in einem Interview. 'Wenn einem danach ist, muss man es tun, tut man es nämlich nicht, bleibt man ein Leben lang frustriert.' In seinen 13 kurzen, sehr persönlichen Geschichten erzählt er von Leidenschaften und Verlassenheiten, von erlebten und verpassten Gelegenheiten und von der Suche nach der Vollkommenheit.