Maurice
- 325pagine
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A Chandrapore, nell'India stretta sotto la morsa del colonialismo, si fronteggiano "Islam, un atteggiamento verso la vita squisito e durevole", la burocrazia britannica, "invadente e sgradevole come il sole" e "un pugno di fiacchi indù", in una silenziosa guerra fredda. Finché l'arrivo di una giovane turista inglese non viene a incrinare il fragile equilibrio. Perché Adela Quested, con stupore del clan dei sahib bianchi, non si accontenta dei circoli e delle visite ufficiali: vuole conoscere "la vera India" e trova la guida indigena perfetta nel mite e ospitale Aziz. Ma nelle grotte di Marabar la gita preparata con ogni cura si trasforma per Adela, vittima delle sue personali inquietudini o di un indegno affronto, in un dramma sconvolgente che arriva fino nelle aule di un tribunale, facendo esplodere pregiudizi, razzismi, contraddizioni. Lo scontro tra due civiltà agli antipodi per sentimenti e valori troverà anche la sua eroina inconsapevole: Esmiss Moor, Miss Moore per gli inglesi, figura simbolo di un'impossibile pacificazione. Il ritratto umano e poetico di un paese amatissimo si fa parabola della "segreta intelligenza del cuore" di contro alla protervia della ragione in quello che Forster chiamò "il mio romanzo indiano influenzato da Proust" e che è il suo indiscusso capolavoro.
A Chandrapore, nell'India stretta sotto la morsa del colonialismo, si fronteggiano "Islam, un atteggiamento verso la vita squisito e durevole", la burocrazia britannica, "invadente e sgradevole come il sole" e "un pugno di fiacchi indù", in una silenziosa guerra fredda. Finché l'arrivo di una giovane turista inglese non viene a incrinare il fragile equilibrio. Perché Adela Quested, con stupore del clan dei sahib bianchi, non si accontenta dei circoli e delle visite ufficiali: vuole conoscere "la vera India" e trova la guida indigena perfetta nel mite e ospitale Aziz. Ma nelle grotte di Marabar la gita preparata con ogni cura si trasforma per Adela, vittima delle sue personali inquietudini o di un indegno affronto, in un dramma sconvolgente che arriva fino nelle aule di un tribunale, facendo esplodere pregiudizi, razzismi, contraddizioni. Lo scontro tra due civiltà agli antipodi per sentimenti e valori troverà anche la sua eroina inconsapevole: Esmiss Moor, Miss Moore per gli inglesi, figura simbolo di un'impossibile pacificazione. Il ritratto umano e poetico di un paese amatissimo si fa parabola della "segreta intelligenza del cuore" di contro alla protervia della ragione in quello che Forster chiamò "il mio romanzo indiano influenzato da Proust" e che è il suo indiscusso capolavoro.
1923. English author and critic, member of Bloomsbury group and friend of Virginia Woolf who achieved fame through his novels, which include: Room with a View, Maurice, A Passage to India, and Howard's End. The Celestial Omnibus is a collection of short-stories Forster wrote during the prewar years, most of which were symbolic fantasies or fables. Contents: The Story of a Panic; The Other Side of the Hedge; The Celestial Omnibus; Other Kingdom; The Curate's Friend; and The Road from Colonus. See other titles by this author available from Kessinger Publishing.
Known for his ironic and beautifully crafted novels, Edward Morgan Forster explores themes of hypocrisy and discrimination prevalent in early 20th-century British society. His work features engaging plots that reveal the complexities of social interactions and moral dilemmas, offering a critical perspective on the era's cultural norms.
Essays that applaud democracy's toleration of individual freedom and self-criticism and deplore its encouragement of mediocrity: "We may still contrive to raise three cheers for democracy, although at present she only deserves two."
The novelist E. M. Forster opens the door on life in a remote Maharajah's court in the early twentieth century, a "record of a vanished civilization." Through letters from his time visiting and working there, he introduces us to a 14th century political system in "the oddest corner of the world outside Alice in Wonderland" where the young Maharajah of Devas, "certainly a genius and possibly a saint," led a state centered on spiritual aspirations. The Hill of Devi chronicles Forster's infatuation and exasperation, fascination, and amusement at this idiosyncratic court, leading us with him to its heart and the eight-day festival of Gokul Ashtami, marking the birth of Krishna, where we see His Highness Maharajah Sir Tukoji Rao III dancing before the altar "like David before the Ark."