Saggi
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Italo Calvino's extraordinary imagination and intelligence combine here in an enchanting series of stories about the evolution of the universe. He makes characters out of mathematical formulae and simple cellular structures. They disport themselves among galaxies, experience the solidification of planets, move from aquatic to terrestrial existence, play games with hydrogen atoms, and have a love life. During the course of these stories Calvino toys with continuous creation, the transformation of matter, and the expanding and contracting reaches of space and time. He succeeds in relating complex scientific concepts to the ordinary reactions of common humanity. William Weaver's excellent translation won a National Book Award (1969). “Naturally, we were all there," old Qfwfq said, "where else could we have been? Nobody knew then that there could be space. Or time either: what use did we have for time, packed in there like sardines?”
"Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna".(Italo Calvino)Un viaggio attraverso l'Italia delle regioni in duecento favole tratte dalla tradizione orale
'La 'Leggerezza', la 'Rapidità', l''Esattezza', la 'Visibilità', la 'Molteplicità' dovrebbero in realtà informare non soltanto l'attività degli scrittori ma ogni gesto della nostra troppo sciatta, svagata esistenza.' (Dalla quarta di copertina di Gian Carlo Roscioni alla prima edizione)
Raccolgo in questo volume tre storie che ho scritto nel decennio '50-60 e che hanno in comune il fatto di essere inverosimili e di svolgersi in epoche lontane e in paesi immaginari. Vorrei che potessero essere guardate come un albero genealogico degli antenati dell'uomo contemporaneo, in cui ogni volto cela qualche tratto delle persone che si sono intorno, di voi, di me stesso.
«I temi che tocco con La giornata d'uno scrutatore, quello dell'infelicità di natura, del dolore, la responsabilità della procreazione, non avevo mai osato sfiorarli prima d'ora. Non dico ora d'aver fatto più che sfiorarli, ma già l'ammettere la loro esistenza, il sapere che si deve tenerne conto, cambia molte cose.» (Dalla presentazione scritta da Calvino nel 1963)
Le bref retour d'un fils... La déchéance d'un " homme d'honneur "... Un bon repas apprécié tardivement... Un enfant qui se refuse à dormir... Une fille qui montre qu'elle vaut plus qu'un garçon... Un curieux personnage plus soucieux de son orthographe que la morale... La confession du fils au chevet du père mourant... Est surpris qui voulait surprendre...