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Galvano Della Volpe

    24 settembre 1895 – 14 luglio 1968

    Professore di filosofia e teorico marxista, la sua opera fu vista in Italia come un'alternativa 'scientifica' al marxismo gramsciano che influenzò il PCI e altri. Si distinse anche per i suoi scritti sull'estetica, inclusa la teoria del cinema, offrendo una prospettiva distintiva radicata nel pensiero marxista. La sua eredità intellettuale è portata avanti da numerosi studenti e discepoli.

    Für eine materialistische Methodologie
    Kritik des Geschmacks
    Freiheitswille und Kunsterfahrung
    Rousseau und Marx
    Logik als historische Wissenschaft
    La libertà comunista
    • 2018

      A cinquant'anni dalla morte di Galvano della Volpe (1895-1968) viene riproposta la sua importante opera filosofico-politica nell'edizione originale del 1946. La libertà comunista rappresenta, come ha scritto Norberto Bobbio, il primo studio organico che segna la ripresa del marxismo teorico in Italia. In queste pagine si gettano le fondamenta per l'autonomia teorica del marxismo. Contrario alla mentalità eclettica dominante, della Volpe lavora per scoprire il nucleo filosofico che rende originale la riflessione di Marx. Nell'etica, nell'economia, nella gnoseologia è per della Volpe possibile recuperare lo specifico laboratorio analitico di Marx per cimentarsi sulle grandi questioni della modernità, senza bisogno di prestiti e soccorsi provenienti da altre tradizioni di pensiero. Si tratta di un programma teorico ambizioso e profondamente inattuale che proprio per questo conserva intatta la sua grandezza e suggestione

      La libertà comunista