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David Foster Wallace

    21 febbraio 1962 – 12 settembre 2008

    David Foster Wallace affrontò quasi tutto con svolte sorprendenti: romanzi, giornalismo, vacanze. La sua vita fu una caccia alle informazioni, raccogliendo il come e il perché. Voleva scrivere di "come ci si sente a vivere", invece di offrirne un sollievo. I lettori si lasciarono avvolgere dal suo stile, dalla sua comicità, dalla sua genialità e dalla sua umanità.

    David Foster Wallace
    Island of Fog and Death: A sci-fi horror adventure
    Desert Dogs (Grey Lands Book 1)
    Fiction International 19:2
    The David Foster Wallace Reader
    Boccaccio
    This is water
    • 2017

      I sei racconti di Questa è l'acqua, scritti tra il 1984 e il 2005, offrono uno sguardo di insieme sulla straordinaria avventura artistica di Wallace, e una summa delle sue tematiche e dei diversi stili con cui le ha affrontate ed esaltate. La depressione, vivisezionata nelle sue spietate dinamiche nel doloroso e commovente Il pianeta Trillafon in relazione alla Cosa Brutta; la ricerca di una nuova maturità ed equilibrio nel discorso tenuto davanti agli studenti del Kenyon College, che dà il titolo alla raccolta; il sentimento amoroso in tutte le sue possibili declinazioni, tra goffaggine, tenerezza, crudeltà, nelle due novelle Solomon Silverfish e Ordine e fluttuazione a Northampton; l'adolescenza come stagione della vita in cui ricerca d'identità e perversione finiscono per coesistere, in Altra matematica; le nuove complessità del mondo globale e il crollo di ogni logica binaria, nel piccolo gioiello Crollo del '69. Il volume - in prima edizione mondiale per Einaudi - è corredato da una nota di Don DeLillo su quello che è considerato tra i più importanti scrittori americani dell'ultima generazione, e da una postfazione del curatore Luca Briasco

      Questa è l'acqua
    • 2016

      Infinite Jest

      • 1296pagine
      • 46 ore di lettura

      In un futuro non troppo remoto e che somiglia in modo preoccupante al nostro presente, la merce, l'intrattenimento e la pubblicità hanno ormai occupato anche gli interstizi della vita quotidiana. Le droghe sono diffuse ovunque, come una panacea alla noia e alla disperazione. Finché sulla scena irrompe un misterioso film, <i>Infinite Jest</i>, così appassionante e ipnotico da cancellare in un istante ogni desiderio se non quello di guardarne le immagini all'infinito, fino alla morte. Nella caccia che si scatena attorno a questa che è la droga perfetta finiscono coinvolti i residenti di una casa di recupero per tossicodipendenti e gli studenti di un'Accademia del Tennis; e ancora imbroglioni, travestiti, artisti falliti, giocatori di football professionistico, medici, bibliofili, studiosi di cinema, cospiratori.

      Infinite Jest