Più di un milione di libri, a un clic di distanza!
Bookbot

Immanuel Kant

    22 aprile 1724 – 12 febbraio 1804

    Immanuel Kant fu una figura cardine dell'Illuminismo la cui opera filosofica rimodellò fondamentalmente il pensiero moderno. Indagò i limiti stessi della conoscenza umana, proponendo che la comprensione del nostro modo di pensare ci permetta di porre domande significative sulla natura della realtà. Kant cercò di colmare il divario tra razionalismo ed empirismo, sostenendo che la ragione senza esperienza è incline all'illusione, mentre l'esperienza senza la struttura della ragione rimane soggettiva. Il suo lavoro pose le basi per ampi dibattiti in metafisica, etica ed estetica, e la sua eredità continua a influenzare le principali tradizioni filosofiche fino ai giorni nostri.

    Immanuel Kant
    Prolegomeni ad ogni metafisica futura che vorrà presentarsi come scienza
    Saggio sulle malattie della mente
    Critica della facoltà di giudizio
    Critica della ragion pratica
    Il conflitto delle facoltà
    Critica della facoltà giudizio
    • Accanto alla Critica della ragion pura e alla Critica della ragion pratica, la Critica del giudizio è il terzo capolavoro di lmmanuel Kant e il completamento del grandioso monumento teoretico del filosofo. Nell'opera, che godette di uno straordinario successo a partire dalla stagione del romanticismo tedesco, Kant si propone di fornire una vera e propria «critica del gusto», cioè un esame della nostra capacità di giudizio estetico. Secondo il filosofo tedesco, i giudizi di gusto non contribuiscono minimamente alla conoscenza delle cose, e tuttavia istituiscono una relazione immediata tra sentimento del piacere-dispiacere e facoltà conoscitiva: quando diciamo che qualcosa «è bello», non intendiamo soltanto che questo qualcosa ci piace, ma presupponiamo l'esistenza di un'umanità capace di concordare con questo giudizio. Dopo l'Estetica di Hegel e i Frammenti di estetica di Schlegel, la pubblicazione della Critica della facoltà di giudizio, nell'innovativa traduzione e cura di Emilio Garroni e Hansmichael Hohenegger, si inscrive in un piano di pubblicazione nella «Biblioteca Einaudi» di alcuni fondamentali momenti della filosofia classica, moderna e contemporanea.

      Critica della facoltà giudizio
    • Testo tedesco a fronte La "Critica della ragion pratica", composta nel 1788, tratta della ragione nel suo uso pratico. La ragione, a parere di Kant, determina la volontà ad agire secondo principi empirici, cioè pratico-formali, che garantiscono validità universale alla nostra volontà. Di qui la distinzione tra "massime" e "leggi"; e di qui il famoso criterio secondo cui occorre sempre domandarsi se la propria massima possa valere allo stesso modo che una legge di natura. La "rivoluzione copernicana" operata da Kant investe, così, anche il campo della morale: distrugge infatti la metafisica dogmatica e procede a una critica della ragione che determina le condizioni di possibilità e i limiti di validità delle capacità conoscitive dell'uomo nell'ambito della morale.

      Critica della ragion pratica
    • La grande attenzione che il filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804) ebbe sempre per il dibattito scientifico del suo tempo, appare con chiarezza da questo breve Saggio, pubblicato nel 1764, in cui analizza le manifestazioni e le cause della malattia psichica. Secondo Kant, come dice Fulvio Papi nella Prefazione, "[...] la malattia insorge perché l'immaginazione perde contatto con la dimensione sensibile dell'esperienza e considera i suoi fantasmi come reali, o perché esatte informazioni dei sensi vengono stravolte da forme del giudizio intellettuale completamente distorto. In entrambi i casi, allucinazione o vaneggiamento, vi è un punto in comune: è venuta meno una elaborazione positiva della relazione sensibile con la realtà. Anzi la realtà è andata completamente perduta, e il discorso del malato di mente si svolge in questa assenza". Il rigoroso impegno intellettuale di Kant si manifesta in questa opera che non è soltanto un esercizio filosofico, ma un importante contributo conoscitivo e anche una lettura piacevole.

      Saggio sulle malattie della mente
    • Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento. Testo originale nell'edizione di Karl Vorländer. Traduzione di Pantaleo Carabellese. Revisione della traduzione di Rosario Assunto. Introduzione di Hansmichael Hohenegger. Per questa edizione, revisione della traduzione di Hansmichael Hohenegger.

      Prolegomeni ad ogni metafisica futura che vorrà presentarsi come scienza
    • "Il suo progetto di pacifismo giuridico," scrive Salvatore Veca nell'ampia prefazione a questa edizione "non è solo ancorato a una filosofia della storia, ma è anche reso coerente dallo sfondo più ampio della teoria etica." Quanto possiamo ancora trovare nelle pagine di Kant sono "le impronte e le tracce vive di un progetto filosofico audace e illuminante, tanto quanto caratterizzato dalla consapevolezza della problematicità dei suoi esiti ai fini del nostro continuo approssimarci alla "pace perpetua".

      Per la pace perpetua
    • Testo originale a fronte. Pubblicata nel 1785, "La fondazione della metafisica dei costumi" è l'opera di Kant dedicata interamente alla filosofia pratica, con l'esplicito obiettivo di esaurire gli aspetti più strettamente teorici del sistema che aveva da lungo tempo progettato: la metafisica dei costumi. La Fondazione assolse il compito di presentare al pubblico la filosofia morale kantiana, ma ebbe allo stesso tempo il paradossale effetto di allontanare ancora la stesura della vera e propria "Metafisica dei costumi" che verrà pubblicata solo nel 1797-98. L'obiettivo principale è chiaramente indicato da Kant: "La presente Fondazione non è altro che la ricerca e la definizione del supremo principio della moralità, che da sola costituisce un'impresa compiuta nei suoi scopi e da separarsi da ogni altra ricerca morale".

      Fondazione della metafisica dei costumi