Oggi la figura di Lenin sembra appartenere a una dimensione temporale irrimediabilmente datata, a un'epoca che non ha più nulla in comune con il nostro presente. Al contrario, ci si dovrebbe chiedere se questa siderale distanza che percepiamo con l'opera del dirigente rivoluzionario russo non sia il sintomo che c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nella nostra epoca e se questa sua mancanza di "sincronia" con i nostri giorni non nasconda in realtà una mancanza di "sincronizzazione" della nostra epoca, testimoniando che un'importante dimensione storica sta scomparendo dalla nostra vista. Questo libro è sicuramente il tentativo più originale riscontrabile nei dibattiti contemporanei di riparlare di Lenin evitando le due alternative tra le quali sembra collocato: le retoriche politiche socialdemocratiche e dei diritti umani da una parte, il destino del Gulag quale esito di ogni politica comunista dall'altra. Per Žižek si tratta invece di capire se il Lenin che teorizzava l'azzardo di ogni politica rivoluzionaria e il ritorno alla riflessione teorica non abbia ancora molto da dirci su un capitalismo che si presenta con il volto della massima libertà per spogliare di ogni autentica libertà e che, fagocitando tutto ciò che potrebbe metterlo in crisi, trasforma ogni attacco alla sua stabilità in opportunità per ridefinirsi.
Slavoj Žižek Libri
Slavoj Žižek è un filosofo e critico culturale sloveno, noto per il suo uso innovativo delle opere di Jacques Lacan in una nuova lettura della cultura popolare. Il suo vasto lavoro affronta una vasta gamma di argomenti, dalla politica all'ideologia, alla soggettività e alla psicoanalisi. I saggi e i libri di Žižek spesso collegano concetti teorici all'analisi dei fenomeni sociali e mediatici contemporanei. Il suo stile unico e il suo approccio provocatorio lo rendono uno dei pensatori più importanti del nostro tempo.







Nella sua opera maggiore degli ultimi anni, che ha acceso feroci controversie nel mondo inglese e ne ha consacrato il successo presso un vasto pubblico, il cecchino filosofico Slavoj Žižek mira all'ideologia regnante, sostenendo che dobbiamo riappropriarci di numerose «cause perse» e cercare un nocciolo di verità nelle politiche totalitarie della modernità. Perché se è vero che i Terrori di Robespierre, di Mao e dei bolscevichi si sono rivelati catastrofici fallimenti, questo giudizio non racconta tuttavia l'intera storia: in ciascuno di essi è presente un'aspirazione di «redenzione», che va del tutto persa nelle società liberaldemocratiche, con il loro (proclamato) rifiuto dell'autoritarismo e la loro (ipocrita) esaltazione di una politica soft, consensuale e decentralizzata. Le ricette? Žižek non lesina massimalismi e ripropone in declinazioni contemporanee ma senza attenuazioni le categorie di giustizia rivoluzionaria e uguaglianza universale. Il risultato è una salutare staffilata d'utopia, un balsamo di rara forza per i nostri giorni angusti e le nostre menti rese asfittiche dal pensiero unico, un libro capace di guardare con occhi nuovi ai più vari fenomeni culturali e politici del mondo d'oggi e di farci «pensare l'impensabile» con strumenti impensati. Un libro che rischia molto, certo, e che sfida la possibilità della disfatta, in nome di quanto scriveva Samuel Beckett in Worstward Ho: «Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio».
In questo libro si compie un viaggio tra alcune delle più importanti opere per il teatro musicale scritte da grandi compositori. Il percorso di analisi come in una seduta dallo psicoanalista - non è mai banale e piccoli dettagli che sembrano inizialmente irrilevanti assumono connotati e allora Busoni avrebbe scritto il finale dell'incompiuto Doktor Faust nella tonalità dell'apertura e della speranza di Do maggiore, oppure in quella oscura e deprimente di Mi bemolle minore? E Evgenij Onegin dell'opera omonima di Cajkovskij è un omosessuale che ama l'amico Lenskij, come verrebbe messo in luce da un'originale lettura del testo dell'opera? E, in senso completamente opposto alla convinzione di Nietzsche, in Parsifal sono presenti i temi dell'ideologia pagana ardentemente celebrata da Wagner, mentre è la Tetralogia dell'Anello l'opera più cristiana del compositore tedesco?
Incontinence of the Void
- 322pagine
- 12 ore di lettura
The formidably brilliant Zizek considers sexuality, ontology, subjectivity, and Marxian critiques of political economy by way of Lacanian psychoanalysis.
Reading Hegel
- 216pagine
- 8 ore di lettura
A spirit is haunting contemporary thought – the spirit of Hegel. All the powers of academia have entered into a holy alliance to exorcize this spirit: Vitalists and Eschatologists, Transcendental Pragmatists and Speculative Realists, Historical Materialists and even ‘liberal Hegelians’. Which of these groups has not been denounced as metaphysically Hegelian by its opponents? And which has not hurled back the branding reproach of Hegelian metaphysics in its turn? Progressives, liberals and reactionaries alike receive this condemnation. In light of this situation, it is high time that true Hegelians should openly admit their allegiance and, without obfuscation, express the importance and validity of Hegelianism to the contemporary intellectual scene. To this end, a small group of Hegelians of different nationalities have assembled to sketch the following book – a book which addresses a number of pressing issues that a contemporary reading of Hegel allows a new perspective on: our relation to the future, our relation to nature and our relation to the absolute.
Less Than Nothing
- 1038pagine
- 37 ore di lettura
A thousand-page resurrection of Hegel, from the bestselling philosopher and critic who has been hailed as “one of the world’s best-known public intellectuals” (New York Review of Books) For the last two centuries, Western philosophy has developed in the shadow of Hegel, an influence each new thinker struggles to escape. As a consequence, Hegel’s absolute idealism has become the bogeyman of philosophy, obscuring the fact that he is the defining philosopher of the historical transition to modernity, a period with which our own times share startling similarities. Today, as global capitalism comes apart at the seams, we are entering a new period of transition. In Less Than Nothing—the product of a career-long focus on the part of its author—Slavoj Žižek argues it is imperative we not simply return to Hegel but that we repeat and exceed his triumphs, overcoming his limitations by being even more Hegelian than the master himself. Such an approach not only enables Žižek to diagnose our present condition, but also to engage in a critical dialogue with key strands of contemporary thought—Heidegger, Badiou, speculative realism, quantum physics, and cognitive sciences. Modernity will begin and end with Hegel.
Organs without Bodies
- 232pagine
- 9 ore di lettura
Slavoj Žižek takes the work of French philosopher Gilles Deleuze as the beginning of a dazzling enquiry into the realms of radical politics, philosophy, film and psychoanalysis.
Absolute Recoil
- 448pagine
- 16 ore di lettura
Zizek's philosophical masterwork, now out in paperback
Sex and the Failed Absolute
- 496pagine
- 18 ore di lettura
In the most rigorous articulation of his philosophical system to date, Slavoj Zizek provides nothing short of a new definition of dialectical materialism.In forging this new materialism, Zizek critiques and challenges not only the work of Alain Badiou, Robert Brandom, Joan Copjec, Quentin Meillassoux, and Julia Kristeva (to name but a few), but everything from popular science and quantum mechanics to sexual difference and analytic philosophy. Alongside striking images of the M�bius strip, the cross-cap, and the Klein bottle, Zizek brings alive the Hegelian triad of being-essence-notion. Radical new readings of Hegel, and Kant, sit side by side with characteristically lively commentaries on film, politics, and culture.Here is Zizek at his interrogative best.
Slavoj Žižek, the maverick philosopher, author of over 30 books, acclaimed as the “Elvis of cultural theory”, and today’s most controversial public intellectual. His work traverses the fields of philosophy, psychoanalysis, theology, history and political theory, taking in film, popular culture, literature and jokes—all to provide acute analyses of the complexities of contemporary ideology as well as a serious and sophisticated philosophy. His recent films The Pervert’s Guide to the Cinema and Žižek! reveal a theorist at the peak of his powers and a skilled communicator. Now Verso is making his classic titles, each of which stand as a core of his ever-expanding life’s work, available as new editions. Each is beautifully re-packaged, including new introductions from Žižek himself. Simply put, they are the essential texts for understanding Žižek’s thought and thus cornerstones of contemporary philosophy. The Ticklish Subject: The Absent Centre of Political Ontology: A specter is haunting Western thought, the specter of the Cartesian subject. In this book Slavoj Žižek unearths a subversive core to this elusive specter, and finds within it the indispensable philosophical point of reference for any genuinely emancipatory project.

