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Gina Lagorio

    La voce letteraria di Gina Lagorio è profondamente radicata nella sua terra natale, un legame che risuona potentemente in tutta la sua diversificata opera. La sua carriera di scrittrice, iniziata dopo i trent'anni, è fiorita grazie a un profondo amore per la letteratura. Le sue prime esperienze come insegnante di inglese e giornalista che scriveva di argomenti letterari hanno plasmato il suo stile distintivo. La perdita del marito, figura della Resistenza, la influenzò profondamente, portandola a scrivere alcuni dei suoi romanzi più acclamati. Più tardi nella vita, divenne anche una voce di spicco nella politica, sostenendo i diritti delle donne e lasciando un segno significativo sia nella letteratura che nella vita pubblica.

    Tosca a mačky
    La spiaggia del lupo
    Poesia italiana
    Tosca dei gatti
    • «L'abbondanza felice, vitale» che Sbarbaro aveva riconosciuto a Gina Lagorio agli esordi, ha trovato piena conferma in questo romanzo, premiato da un notevole successo di critica (premio Viareggio 1984) e di pubblico. Personaggio tra i più riusciti di Gina Lagorio, Tosca trasmette una vita che deborda sempre dai limiti della scrittura, ottiene che le cose prevalgano sulle parole, gli affetti - anche perdenti - sulla paura di viverli, il quotidiano sul «sensazionale». La commovente simbiosi di Tosca con i gatti addita, tra l'altro, uno dei temi di speranza più insistenti di tutta l'opera della scrittrice: un rapporto rinnovato con la natura, che è condizione irrinunciabile per abitare il mondo.

      Tosca dei gatti
    • La spiaggia del lupo

      • 217pagine
      • 8 ore di lettura

      Nella linea della tradizione narrativa anglosassone, il romanzo avrebbe potuto intitolarsi “Storia di Angela”. È questa infatti la storia della formazione di una coscienza, entro la morsa del nostro tempo; e mentre di solito una protagonista femminile tende a distrarsi dalla realtà, qui Angela, con caparbietà esistenziale, vi immette tutta se stessa. Senza grandi gesti ma senza rimorsi né regressioni, diviene ed è una creatura vera, autentica, che vive libertà e solitudine, amore e sessualità — faccia misteriosa e irresistibile della vita — come qualcosa da accettare religiosamente, e da vivere responsabilmente. I luoghi dove Angela compie la sua identificazione di donna sono una Liguria sentita come un fondale di fiaba nel mito di un’esperienza poetica molto vicina all’autrice e una Milano che i contrasti sociali fanno lacerata e violenta. Dopo tante eroine evasive, rinunciatarie, gratuite, in questa insolita giovane donna fedele al proprio “corpo d’amore”, femminista nelle cose anche se non teorizza, molte donne si riconosceranno. E tuttavia “La spiaggia del lupo” non si propone come opera a tesi: la felicità della scrittura scarica il simbolo e vitalizza la parabola nella linearità di una narrazione densa di accadimenti, di personaggi e di emozioni.

      La spiaggia del lupo