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Don DeLillo

  • Cleo Birdwell
20 novembre 1936
Don DeLillo
Pafko at the Wall
Pafko at the Wall. A Novella
ET: Cosmopolis
Americana
Rumore bianco
Underworld
  • 2008

    Americana

    • 403pagine
    • 15 ore di lettura

    Ventotto anni, bello, manager di una grande rete televisiva: David Bell è il sogno americano diventato realtà. Cinico yuppie ante litteram nella New York degli anni Settanta, si nutre delle stesse immagini che trasmette il suo network. Ma dalla vetta del successo, gli si spalanca davanti un vuoto insostenibile. Decide così di lasciare il suo ufficio a Manhattan e di iniziare un pellegrinaggio nel cuore dell'America a bordo di un camper con tre improbabili compagni e la cinepresa in spalla. Il suo piano: filmare la vita della gente comune nelle piccole città di provincia. Un viaggio per catturare i volti veri, la rabbia, i conflitti di cui è intessuto il paese. È il film della sua vita, il suo film, il folle tentativo di scrivere un pezzo di storia americana, con l'arma di un umorismo raggelante e con gli scarti della cultura di massa.

    Americana
  • 2006

    ET: Cosmopolis

    • 180pagine
    • 7 ore di lettura

    Un giovanissimo miliardario vive in un attico su tre piani, colleziona quadri e squali, ha una moglie di prestigio e patrimonio adeguati. Una splendida mattina, spinto da una strana inquietudine, sale in limousine e dice all'autista di portarlo dall'altra parte di Manhattan, nel West Side per "tagliarsi i capelli". Inizia così un viaggio che è una metafora, un attraversamento da est a ovest del cuore del mondo in una sola giornata, un percorso alla ricerca della proprie radici e della morte.

    ET: Cosmopolis
  • 2003

    Rumore bianco

    • 349pagine
    • 13 ore di lettura

    "Una nube tossica di incerta natura e provenienza compare improvvisamente su una città americana, i cui abitanti sono costretti a una frettolosa evacuazione. E nel momento dell'emergenza la rassicurante facciata di efficienza ipertecnologica e di felicità consumistica va d'un tratto in mille pezzi, con effetti spesso esilaranti. La famiglia del protagonista Jack Gladney, professore di studi hitleriani nel campus universitario della città diviene con le sue vicissitudini l'emblema di una civiltà ormai esausta, che ha affidato agli oggetti il compito di coprire il vuoto di idee, di valori, di aspirazioni su cui drammaticamente poggia, e da cui viene risucchiata non appena qualche elemento del sistema comincia a incepparsi, a deviare da una strada che pareva tracciata per l'eternità."--Front flap of book jacket

    Rumore bianco
  • 1999

    Underworld

    • 885pagine
    • 31 ore di lettura

    Un romanzo che fa esplodere la storia, i miti e la vita quotidiana dell'America del dopoguerra e ne ricompone i resti. «Underworld è un romanzo a dir poco stupefacente, che copre cinque decenni di storia, sia negli avvenimenti pubblici, sia nel mondo piú sotterraneo delle emozioni private che legano gli individui nelle speranze e nelle sconfitte... Tutti i temi classici di DeLillo sono presenti: dalle cospirazioni (reali e immaginarie) alla minaccia del terrorismo e della violenza; e altrettanto presente è il suo talento di scrittore, il suo dono di un dialogo surreale, la sua prosa sinestetica, cioè la sua abilità di rendere la simultaneità delle esperienze... questa bravura è una specie di arte pirotecnica cerebrale capace di sprigionare le nostre emozioni» Fernanda Pivano, «Corriere della Sera» Un romanzo che fa esplodere la storia, i miti e la vita quotidiana dell'America del dopoguerra e ne ricompone i resti. In una vorticosa alternanza di epoche e figure, DeLillo costruisce un puzzle di microsequenze narrative dove protagonisti e comparse hanno lo stesso spazio, dove personaggi di finzione convivono con Lenny Bruce e con J. Edgar Hoover, il potente capo dell'FBI. Seguendo i passaggi di mano di una pallina da baseball, cimelio di una famosa partita fra Giants e Dodgers, si finisce da una costa all'altra, da una classe sociale all'altra, da un'etnia all'altra, in un destino collettivo dominato dalle immagini e dai rifiuti. Scorie nucleari, pattume generico, feticci sentimentali, erotici, artistici. Un affresco dell' America di ieri, di oggi e di domani come nei migliori film di Altman, ma con in piú la forza di una scrittura che ha fatto definire questo romanzo «il capolavoro della letteratura americana contemporanea». Il 3 ottobre 1951, al Polo Grounds di New York, si gioca una leggendaria partita di baseball tra i Giants e i Dodgers. Della palla con cui viene battuto l'altrettanto leggendario fuoricampo che assicura la vittoria e il campionato ai Giants si impadronisce un ragazzino nero di Harlem. La palla viene via via rubata, venduta, regalata: la ritroveremo anni dopo in possesso di Nick Shay, un waste manager, un dirigente dell'industria del riciclaggio di origine italiana che nel '51 era a sua volta un ragazzino, un passo piú in là, nel Bronx. Nel romanzo di DeLillo i passaggi di mano della mitica palla sono il filo narrativo per la costruzione di un gigantesco quadro dell'America dall'inizio della guerra fredda fino al crollo dell'Unione Sovietica. Scorie (non solo atomiche) e cimeli (non solo dello sport) sono i «resti» anche metaforici dello scontro tra le forze della storia e gli ideali della nazione americana. La stessa metafora si incarna nel personaggio di Nick, in possesso del cimelio del baseball e incaricato dell'«occultamento» dei residui inesplosi della guerra mai combattuta. Nel grande affresco di un cinquantennio compaiono, insieme ai personaggi inventati (oltre a Nick, Klara Sax, scultrice che trasforma il trash in opera d'arte, e decine di anonimi americani di ogni razza e cultura), i protagonisti della storia politica, sociale e mediatica del dopoguerra, da ]ohn Kennedy a Lenny Bruce, da J. Edgar Hoover a Frank Sinatra. La penna di DeLillo spazia dalla partita di campionato alla festa di Truman Capote al Plaza di New York, dalle imprese del Texas Highway Killer alla tournée dei Rolling Stones, affondando nella microstoria e alzandosi sopra la Storia, utilizzando un originale e avvincente montaggio narrativo e i piú diversificati linguaggi della nazione multirazziale.

    Underworld