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Virginia Woolf

    25 gennaio 1882 – 28 marzo 1941

    Virginia Woolf si erge come una figura di spicco del modernismo del XX secolo, celebrata come romanziera e saggista inglese. Membro fondamentale della scena letteraria londinese del dopoguerra e del Bloomsbury Group, la sua opera esplora profondamente gli abissi della coscienza umana. Woolf impiegò magistralmente la tecnica del flusso di coscienza per addentrarsi nell'intricato funzionamento della mente, esaminando temi come il tempo, la memoria e i vincoli sociali con un'impareggiabile intuizione psicologica. Il suo distintivo stile narrativo e il suo approccio innovativo hanno rimodellato il panorama della narrativa moderna.

    Virginia Woolf
    Notte e giorno
    La signora Dalloway
    Flush, una biografía
    Le tre ghinee
    Orlando
    Una stanza tutta per sé
    • Le tre ghinee

      • 256pagine
      • 9 ore di lettura

      Le risposte a tre lettere immaginarie che contengono una richiesta di denaro per tre cause: la prevenzione della guerra, un'università femminile e un fondo per le donne che vogliono lavorare. Nelle immaginarie risposte si dimostra come alla radice di tutto ci sia il potere garantito dalla violenza. In "Le tre ghinee", scritto nell'inverno 1937-38 mentre la guerra stava per diventare una dolorosa realtà, Virginia Woolf immagina di ricevere tre lettere che contengono una richiesta in denaro per tre cause, la prevenzione della guerra, una università femminile e un'assistenza alle donne che vogliono esercitare una professione. Nelle immaginarie risposte l'autrice dimostra come le tre cause siano identiche e inseparabili; come alla radice di tutto ci sia il potere garantito dalla violenza, uno stesso meccanismo che produce il patriarcato e il fascismo, che fa l'uomo protagonista di un contesto sociale e isola la donna nella sfera privata, alienando entrambi. Nell'aprile 1938, alla fine di questo lavoro, Virginia Woolf scrisse nel suo diario: "Hitler dunque sta accarezzando i suoi spinosi baffetti. L'intero mondo trema: e il mio libro sarà forse come una farfalla sopra un falò consumato in meno di un secondo".

      Le tre ghinee
    • La signora Dalloway

      • 177pagine
      • 7 ore di lettura

      Un mercoledì di metà giugno del 1923 Clarissa Dalloway, moglie di un deputato conservatore alla Camera dei Lords, esce per comprare dei fiori per la festa che la sera riunirà nella sua casa una variopinta galleria di personaggi. Tra gli altri: Peter Walsh, l'amante respinto, appena tornato dall'India, e l'amica tanto amata, più di ogni uomo, Sally Seton. Per le strade di Londra passeggia anche Septimus Warren Smith, il deuteragonista del romanzo. Nulla sembra legare i due, se non la città di Londra. Clarissa ha cinquant'anni, è ricca. Septimus ne ha appena trenta, è povero e traumatizzato dall'esperienza feroce e violenta della guerra, in cui ha perduto non solo l'amico Evans, ma ogni pace. Eppure i due, senza mai incontrarsi, semplicemente sfiorando gli stessi luoghi, comunicano. Con sapienza straordinaria Virginia Woolf, giunta con questo al suo quarto romanzo, tesse il filo sottile di corrispondenze, echi, emozioni che creano un'opera di grande intensità. Dove un uomo e una donna sconosciuti l'uno all'altra sono accomunati dallo stesso amore e terrore della vita, che li porterà, nell'accettazione (femminile) o nel rifiuto (maschile), ad affermarne comunque l'inestimabile valore.

      La signora Dalloway
    • Fu solo nel 1937 che il pubblico poté leggere "Gli anni", la cronaca della storia di una famiglia della upper middle class inglese, i Pargiter, dal 1880 ai primi anni trenta. Era dal 1931 che la Hogarth Press, la casa editrice dei coniugi Woolf, non dava alle stampe un romanzo di Virginia. "Gli anni" fu quello di maggior successo, l’unico che entrò nella classifica del “New York Times” dei libri più venduti. Ciò è dovuto a diversi fattori, tra cui la crescente fama della romanziera e la sua maggior partecipazione alla vita pubblica. Ma un motivo non trascurabile sembra essere il genere al quale più facilmente è ascrivibile l’opera, il romanzo di famiglia. Una famiglia in cui le relazioni più frequentemente prese in esame non sono quelle dirette, come tra padri e figli per esempio, ma quelle tra fratelli e sorelle, tra cugini, o tra zie e nipoti, spesso non sposati. "Gli anni", pur essendo stato concepito già nel 1931, sembra risentire dell’atmosfera di pericolo incombente che la salita al potere dei movimenti fascisti in Europa stava portando con sé. Negli stessi anni in cui Joyce stava completando il suo testamento narrativo, Finnegans Wake, Virginia Woolf scriveva dunque la propria “capsula del tempo” da consegnare ai posteri.

      Gli anni