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Andrea G. Pinketts

    Andrea G. Pinketts è stato un enfant terrible della letteratura italiana, le cui opere sono diventate note per la loro cruda realtà e lo stile provocatorio. Con un interesse incrollabile per gli aspetti più oscuri della vita e della natura umana, Pinketts ha esplorato il sottobosco della società nei suoi testi. La sua scrittura, spesso ambientata in crudi scenari urbani, si distingue per un linguaggio originale e una visione del mondo senza compromessi. I personaggi che ha creato sono stati indimenticabili per la loro complessità e ambiguità morale, riflettendo lo spirito ribelle del proprio autore.

    Le Sens de la formule
    La capanna dello zio Rom
    Il boia
    L'ultimo dei neuroni
    Love. L'amore ai tempi del viagra
    Le nebbie del passato
    • Love. L'amore ai tempi del viagra

      • 157pagine
      • 6 ore di lettura

      A metà degli anni Novanta e, come tutte le grandi innovazioni dell'umanità, avvenne per caso: cercando un farmaco per problemi cardiaci, un'équipe di scienziati scoprì una sostanza dotata di sorprendenti quanto piacevoli "effetti collaterali". Così nacque il Viagra. Commercializzato a partire dal 1998, è presto divenuto un vero e proprio fenomeno sociale, usato da oltre 23 milioni di uomini nel mondo: ne viene venduta una compressa ogni 9 secondi! Chi lo usa non lo dice: provate a chiedere ai vostri amici! In questo volume, invece, tutti ne parlano: undici tra i più amati personaggi della cultura e dello spettacolo si cimentano, ognuno a suo modo, con un tema che è ormai entrato a far parte dell'immaginario collettivo e del costume italiano.

      Love. L'amore ai tempi del viagra
    • L'ultimo dei neuroni

      La leggenda dei pellerossa del cervello

      • 172pagine
      • 7 ore di lettura

      Un ardito progetto anima Andrea G. Pinketts - secondo Fernanda Pivano l'unico cowboy metropolitano della letteratura: fare giustizia. L'impresa è apparentemente impossibile in quanto i suoi neuroni sono in estinzione, schiacciati dalla civiltà dei bianchi. La stessa tragica sorte è toccata alla tribù indiana (in realtà un popolo, una nazione) degli Uroni. Ma attenzione! Neuroni e Uroni si riuniscono intorno al fuoco. Accomunati dal terrore e dalla consapevolezza dell'imminente sterminio. Intorno al fuoco, ribadisco, si raccontano storie inenarrabili. Storie mentali anziché seghe. Il delitto diventa diletto. Il resto è lo spettacolo di un Far West personalissimo e in realtà non molto lontano. L'Ultimo dei Neuroni è un romanzo di frontiera. Il confine sul quale si incontrano Neuroni e Uroni, indiani e cowboy, buoni e cattivi. Scoprendo di avere delle cose in comune. Racconti di un West dell'anima.

      L'ultimo dei neuroni
    • Il boia

      • 253pagine
      • 9 ore di lettura

      È un'estate torrida quella che soffoca Milano. Nella sua tenuta all'interno del Parco delle Groane, il corpo di Monsignor Alceste Contini, illustre personalità ecclesiastica della cittadina di Rho, viene trovato massacrato e orrendamente sfigurato. Per risolvere il caso, la Questura affianca all'irascibile commissario De Nigris il dottor Lucio Settembrini, enigmatico criminologo esperto di serial killer. Ma quando il misterioso assassino scrive una lettera alla polizia, i sospetti convergono tutti su Manuel Montero, giornalista alcolizzato reso celebre da un trattato sulle perversioni sessuali cui la lettera allude. Certo che qualcuno voglia incastrarlo, Montero decide di far luce da solo sul delitto...

      Il boia
    • La capanna dello zio Rom

      • 388pagine
      • 14 ore di lettura

      Milano, novembre 2016: torna per l'ultima volta Lazzaro Santandrea e lo fa in grande stile. "Specialista delle resurrezioni", non è un tipo che se ne va: di solito arriva. Arriva al momento giusto. E anche in questo caso piomba nel bel mezzo degli eventi. O sono gli eventi a piombare su di lui, impegnato a innamorarsi di una ragazza dall'oscuro presente? Ossitocina ha i leggings e un cane, Lou Reed, addestrato a farle la spesa al supermercato. Per Lazzaro è un colpo di fulmine. Con conseguenze devastanti. Loden assassini, parka assetati di sangue, reggicalze letali, giacche da camera a gas esilarante: la cabina armadio di Pinketts è un guardaroba teatrale di lusso inventivo. E Lazzaro questa volta finirà coinvolto in un delirio senza precedenti, tra le fiere di Milano e la Fiera del Libro di Bucarest, con gemelli incendiari, latinisti allo sbaraglio e regolamenti di conti con le forchette di plastica, in compagnia di giornalisti d'assalto, mercenari vestiti da suora e vecchi amici orfani di guerra e di madre. Nella Capanna dello Zio Rom Pinketts ricrea la sua Milano nera e surreale divertendosi con lo stile inconfondibile di sempre: gioca con le parole come con i suoi personaggi e persino con i capitoli, facendoli litigare tra di loro. Nel corso di un mese dalla "vita breve ma intensa come James Dean", fatto di pomeriggi "corti come calzoni alla zuava", si addensa una vicenda ricchissima. E più le cose si complicano, più ci si immerge di gusto nella lettura, in sintonia con Lazzaro che, ricapitolando gli eventi, a un certo punto ammette: "Tutto ciò non puzzava. Profumava di guai".

      La capanna dello zio Rom
    • Le Sens de la formule

      • 339pagine
      • 12 ore di lettura

      " Je ne sais pas skier, je ne joue pas au tennis, je nage couci-couça, mais j'ai le sens de la formule ". Il s'appelle Lazare Santandrea, il s'est rasé la moustache et a célébré son non-anniversaire pour conjurer le sort : il vient d'avoir trente ans et commence à perdre ses illusions. Il perd aussi de vue certaines personnes qui ont croisé sa route, dont une certaine Nicky, la fille la plus laide du monde, qui a mystérieusement disparu... Qui est vraiment cette Nicky dont les sosies semblent soudain surgir dans Milan à tous les coins de rue ? Pour tenter de la retrouver, Lazare compte sur sa fameuse intuition mais aussi sur quelques copains pittoresques : Pogo dit " Le Juste " et son taxi, Enrico alias Bidoche, dévoreur de panini, Caroli, un acteur qui ne tourne jamais et ... la redoutable Leone. Quelque part entre Charyn et Benacquista, Andrea Pinketts se taille avec ce roman une place de choix au Panthéon des inclassables du roman noir et prouve qu'i a non seulement le sens de la formule, mais aussi le sens de la fiction.

      Le Sens de la formule
    • Die Anmerkung beschreibt die geheimnisvolle Frau, deren Bild uns seit der Kindheit verfolgt und die immer unerreichbar bleibt. Sie wird mit einem Traumbild verglichen, das möglicherweise den Tod symbolisiert, den wir unser Leben lang zu erreichen versuchen.

      Flüchtiges Türkis. Roman. Deutsche Erstausg.