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Karl R. Popper

    28 luglio 1902 – 17 settembre 1994

    Karl Popper emerse come uno dei teorici più influenti e filosofi di spicco, capace di catturare l'attenzione internazionale con il suo rigore intellettuale. Il suo lavoro esplorò un vasto panorama di problemi filosofici, dalla teoria politica al metodo scientifico. Popper sfidò in modo significativo le ortodossie consolidate come il positivismo logico e il marxismo, sostenendo che le teorie scientifiche sono, in definitiva, confutabili piuttosto che verificabili. Promosse un ethos critico, sottolineando l'accettazione della nostra ignoranza e l'importanza cruciale del dibattito aperto nella ricerca della verità.

    Karl R. Popper
    Il futuro è aperto
    Logica della scoperta scientifica
    Tutta la vita è risolvere problemi
    Come io vedo il Duemila
    La libertà è più importante dell'uguaglianza
    La lezione di questo secolo
    • “İyimserlik ahlakî bir görevdir.” 20. Yüzyıl’ın en etkileyici düşünürlerinden Karl Popper, sahip olduğumuz demokratik sistemi muhafaza etmede üzerimize düşen sorumlulukların farkında olmamız gerektiğini hatırlatıyor. Yarının dünyasını yaratacak olan şey bizim eylemlerimiz olacaktır. Gazeteci Giancarlo Bosetti’nin yaptığı bu söyleşilerde Popper geniş bir yelpazede çağdaş siyasal ve toplumsal meseleler üzerine konuşuyor. Sovyetler Birliği’nin çöküşünden üçüncü bir dünya savaşı tehlikesine, çocuklarımıza karşı yükümlülüklerimizden televizyonun potansiyel zararlı etkilerine kadar birçok konudan bahsediyor. Toplumumuzdaki yükselen şiddet ve bencilliğin, eğer önlem almazsak medeniyetimizi tehlikeye atacağı konusunda uyarıyor. Kitap aynı zamanda demokrasi teorisi üzerine iki konuşma da içeriyor; demokrasinin hiçbir zaman halkın yönetimi olmadığını (olamayacağını ve olmaması gerektiğini) ama tiranlığı önleyebilmek için elimizdeki en iyi yöntem olduğunu ikna edici bir şekilde savunuyor.

      La lezione di questo secolo
    • Negli ultimi anni della sua vita Popper ha rilasciato numerose interviste a radio e TV. In questo volume sono raccolte quelle tra il 1983 e il 1994. I temi che in esse affronta, sono numerosi e vanno dal pacifismo all'unificazione dell'Europa, dai pericoli della democrazia alla caduta del comunismo, dal destino della filosofia nella cultura elettronica all'atteggiamento da tenere con gli ecologisti.

      Come io vedo il Duemila
    • Ai filosofi che hanno fatto una virtù del parlar con se stessi, ai monologhi che passano per filosofia, ai rituali magici dei tecnicismi logici che caratterizzano "quest'età postrazionalistica", Popper oppone il concetto di una scienza come cosmologia, e di una filosofia come metodo critico che tenta di comprendere "noi stessi e la conoscenza, in quanto parte del mondo". Ma la scienza a cui fa appello Popper non è "un sistema di asserzioni certe o stabilite una volta per tutte", bensì un insieme di tentativi, "di ipotesi azzardate, di anticipazioni affrettate e premature, di pregiudizi", che l'uomo tenta di cogliere in fallo cercando di farli collidere con la realtà, mediante l'osservazione e l'esperimento. E la scienza si differenzia dalla metafisica che pretende di fornirci un quadro coerente e definitivo del mondo - perché le sue asserzioni sono in linea di principio falsificabili; perché tende a falsificarle con tutte le armi del suo arsenale logico, matematico e tecnico.

      Logica della scoperta scientifica
    • Vivere è risolvere problemi; vivere è imparare: ecco quanto sostengono sia Popper che Lorenz. Ma per imparare dobbiamo essere attivi: inventare teorie e metterle alla prova. Nella prima parte del libro i due "patriarchi" viennesi discutono sull'epistemologia evoluzionistica, il problema mente-cervello e il futuro dell'umanità. Nella seconda parte, insieme a filosofi, fisici, biologi, medici, politici e giornalisti, Popper discute su scienza e ipotesi, sulla teoria del Mondo 3 e sulla società aperta. L'esito di questa discussione è una sintesi delle idee filosofiche, epistemologiche e politiche del grande filosofo austriaco.

      Il futuro è aperto
    • «Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto» Karl R. Popper Un classico che ha avuto grande fortuna e ha suscitato un dibattito inesauribile e oggi più che mai attuale, in un'edizione arricchita da un saggio introduttivo di Giancarlo Bosetti e dai testi di John Condry, di Karol Wojtyla, di Raimondo Cubeddu e Jean Baudouin.

      Cattiva maestra televisione
    • In this long-awaited volume, Jeremy Shearmur collects the most important writings Popper made in the years after The Open Society was first published. Many are published here for the first time.

      After The Open Society