Tra l'estate e l'inverno del 1896, Edmund Husserl tiene all'università di Halle il ciclo di lezioni che segna il passaggio decisivo della sua riflessione alla ricerca del fondamento per una nuova teoria della conoscenza, Husserl confuta lo psicologismo che aveva dominato la seconda metà dell'Ottocento, proponendo un nuovo modello epistemologico. È la svolta che lo porta a ridefinire il concetto stesso di "significato" come atto intenzionale, nel tentativo di ricomporre la frattura tra il soggetto e le leggi immutabili della logica, e tra la fissità di queste ultime e la varietà inesauribile del linguaggio. Dalle lezioni di Halle prenderanno avvio le "Ricerche logiche" e, con loro, la fenomenologia, momento aurorale della riflessione filosofica del Novecento, destinata a riverberare la propria luce lungo tutto il secolo e oltre. A queste pagine attingeranno alcuni tra i pensatori più influenti della cultura contemporanea, da Heidegger a Lowith, da Sartre a Merleau-Ponty, inaugurando un nuovo modello filosofico che trova nel dubbio, nella coscienza, nel rigore e nell'inesausta tensione a immergersi nel mondo le sue coordinate e la sua urgenza. Il Saggiatore ripropone, nella storica edizione curata da Giovanni Piana, un testo che da oltre un secolo rimane tra i più influenti e decisivi per la filosofia e la scienza, avendo accolto e rilanciato la sfida più ambiziosa che accomuna la verità.
Edmund Husserl Libri
Edmund Husserl è riconosciuto come il fondatore della fenomenologia, influenzando profondamente il pensiero filosofico del XX secolo. Si discostò dall'orientamento positivista della sua epoca, affermando che ogni conoscenza ha origine dall'esperienza. La sua opera approfondisce le strutture della coscienza e impiega metodi fenomenologici per svelare l'essenza dei fenomeni. Gli scritti di Husserl invitano a una contemplazione più profonda sulla natura della realtà e sulla nostra percezione del mondo.







Fenomenologia
- 257pagine
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L'episodio della collaborazione fra Husserl e Heidegger per la stesura dell'articolo "Fenomenologia" destinato all'Enciclopedia britannica rappresenta un momento fondamentale nella storia della filosofia del Novecento. A partire da quella collaborazione e dalla successiva divaricazione teorica sono sorti alcuni orientamenti di pensiero che hanno segnato la riflessione filosofica contemporanea. Dopo un'esposizione storico-critica che presenta il confronto fra i due filosofi in forma analitica e documentaristica anche sotto il profilo biografico, vengono presentati, oltre al testo della voce "Fenomenologia", numerosi materiali utili per la contestualizzazione di quel dibattito
Si propone la traduzione, corredata da una Premessa di Paolo Spinicci e un'"Introduzione" di Andrea Scanziani, dei due testi principali, raccolti in "Wahrnehmung und Aufmerksamkeit". Si tratta di saggi scritti nel periodo che segue le "Ricerche logiche" (1901) e precede la pubblicazione delle "Idee" (1913). Sono anni di grande creatività per Husserl e queste pagine sono da un lato lo specchio dei mutamenti generali della sua filosofia negli anni che conducono alla svolta trascendentale, dall'altro un saggio concreto di quel lavoro fenomenologico che costituisce uno degli esempi più alti della filosofia analitica del primo Novecento. I temi -la filosofia della percezione e dell'attenzione, ma anche il rapporto con la dimensione del significato e della forma proposizionale- consentono al lettore di penetrare nel cuore della filosofia dell'esperienza di Husserl, di comprenderne la specificità filosofica, senza tuttavia pagare lo scotto di complesse (e talvolta estenuanti) considerazioni di carattere metodologico.
Con le lezioni del 1907 sui Lineamenti fondamentali di fenomenologia e critica della ragione, in seguito divenute note come Lezioni sulla cosa e che qui presentiamo col titolo La cosa e lo spazio, Husserl delinea, in analisi precise e sottili, le strutture fondamentali dell'esperienza, indicando in questa la base a partire dalla quale deve essere edificata una teoria della ragione. Riprendendo le domande circa la possibilità e i limiti della ragione, egli si ricollega alla tradizione della filosofia trascendentale, sottoponendola tuttavia ad una torsione profonda, poiché le condizioni di possibilità della ragione vengono individuate nel modo di darsi dell'esperienza. Di qui la discussione circa la legittimità della nostra credenza nel mondo esterno, la chiarificazione fenomenologica dei concetti di percezione, cinestesi, corpo vivo, della struttura sintetica e processuale dell'esperienza, e la trasformazione della nozione stessa di soggetto che, in quanto soggetto che costituisce il mondo, si rivela essere un soggetto incarnato
Il testo in questione vede confluire le tendenze e le motivazioni più produttive che operano nel fondo della fenomenologia: non solo il confronto con la psicologia del suo tempo, e la conseguente difficile demarcazione di territorio per la fenomenologia stessa, ma anche e soprattutto l'incontro con la scuola marburghese sulle problematiche inerenti alla teoria della conoscenza.