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Maria Clara Pasetti

    Maestri del Thriller - 106: La strada delle anime perse
    Brava a letto
    La ragazza in blu
    La bambina di casa Winter
    La strada delle anime perse
    • La donna è accasciata sul pavimento; il volto di cera, intonso, e gli occhi chiusi danno l’impressione che dorma, di un sonno triste però, senza speranze né desideri. Solo il busto, coperto di sangue e attraversato da una profonda ferita da arma da fuoco, la rende differente dai tanti corpi stanchi che trovano riposo nella notte. Accanto a lei un biglietto con scritto «l’amore mi fa morire».Per il sergente Riker, agente della polizia di New York, il caso potrebbe essere archiviato subito come l’ennesimo suicidio, ma la vittima, Savannah Sirus, è morta nell’appartamento di Kathy Mallory, sua collega al dipartimento, di cui non si hanno notizie da giorni.Nell’appartamento non ci sono tracce di Mallory, ma pare che Savannah abbia vissuto con lei per qualche tempo. Così Riker decide di cercarla, non può che credere alla sua innocenza, ma conosce Mallory e sa che rispettare le regole non è mai stato il suo forte, e questa volta potrebbe costarle la carriera o forse qualcosa di più.A qualche centinaia di chilometri, a Chicago, Kathy si sta occupando di un’indagine personale, seguendo l’ombra di uno spietato serial killer. L’uomo che sta cercando è crudele e ripetitivo, le sue vittime sono bambini, i cui piccoli corpi vengono privati della mano destra e sepolti accuratamente sul ciglio di una strada, sempre la stessa, per tutti: la Route 66, che attraversa il paese e su cui il serial killer, da oltre vent’anni, ha deciso di spargere un’infinita scia di sangue.Per fermare la sua caccia, Mallory sarà costretta a fare i conti con un passato mai veramente dimenticato e a seppellire quei morti che hanno tormentato i suoi incubi fino a quando Savannah non ha bussato alla sua porta.

      La strada delle anime perse
    • L’anziana Nedda Winter non ha avuto scelta. Di fronte all’uomo che si era intrufolato in casa sua impugnando un punteruolo da ghiaccio, non ha esitato e gli ha conficcato un paio di forbici nel petto uccidendolo. Per la polizia è legittima difesa. Dalle prime indagini emerge che la vittima è un serial killer libero su cauzione e Nedda è l’unica sopravvissuta a una strage compiuta in Casa Winter sessant’anni prima. Ma Kathy Mallory, brillante detective della Crimini Speciali di New York, non crede alle coincidenze e non esita a riaprire un mistero sepolto da tempo per impedire a un sanguinario assassino di portare a termine il lavoro interrotto molti anni prima.

      La bambina di casa Winter
    • La ragazza in blu

      • 176pagine
      • 7 ore di lettura

      Strana giornata, questa del funerale del preside Merril! Mai e poi mai Richard avrebbe pensato di ritrovarsi, dopo la cerimonia, nella gelida casa di Cornelius Engelbrecht, il suo collega insegnante di matematica, seduto sulla sua poltrona di cuoio rosso, a conversare con quell'uomo dall'aspetto così insignificante da celare di certo un cuore incandescente o forse, in un angolo riposto della sua anima, qualche inconfessabile segreto. Scapolo, vestito sempre con colori indefinibili, sostenitore del circolo degli scacchi di Philadelphia, conoscente discreto di tutti piuttosto che amico di qualcuno, costantemente sulle sue e appartato nella sala dei professori, Engelbrecht si è sempre guardato bene dall'invitare chicchessia a casa sua. È con malcelato stupore perciò che Richard lo guarda accendere il camino, sorridere e, con gesti eccitati, illuminare un quadro posto davanti alla poltrona: un dipinto straordinario in cui una ragazza con un grembiule blu siede a un tavolo accanto a una finestra aperta. "Guarda. Guarda l'occhio. È una perla", dice Engelbrecht. "Le perle erano elementi ricorrenti in Vermeer. E osserva la luce di Delft..." "Notevole", dice Richard. "Indubbiamente nello stile di Vermeer. Un'imitazione sconcertante". "È un Vermeer", sussurra Cornelius Engelbrecht... Così comincia questo straordinario romanzo che, come una preziosa scatola cinese, di capitolo in capitolo, ci conduce davanti al destino di una grande opera e delle persone, umili e potenti, nobili e arroganti, amanti dell'arte o del suo potere, che l'hanno avuta lungo i secoli. Ecco allora Amsterdam, durante gli anni Quaranta, e le tragiche vicende della famiglia ebrea che possedeva "La ragazza in blu"; ecco la felice coppia olandese cui il dipinto apparteneva anni prima e che finisce col dividersi nell'istante in cui uno dei due ammette che la ragazza del quadro gli ricorda un vecchio amore; ecco, ancora più indietro, la vita di una fattoria olandese durante la grande inondazione del 1717; ecco, infine, Vermeer che, angustiato dai debiti, decide, in un momento di rilassatezza e di gioia, di dipingere la figlia. Fedele allo spirito del grande artista olandese, Susan Vreeland cattura, attraverso l'arte e il magico potere della bellezza che essa racchiude, i desideri, i sogni, l'esistenza delle persone comuni.

      La ragazza in blu
    • Brava a letto

      • 416pagine
      • 15 ore di lettura

      Cannie Shapiro ha 28 anni. E' carina, è spiritosa, ha tanti amici. Scrive, con humor e stile, per il quotidiano della sua città, il "Filadelfia Examiner". E' grassa. O, se preferite, "rotonda", "appetitosa", "sensuale". La cosa non la turba più di tanto, almeno fino al giorno in cui il quasi-ex-fidanzato, Bruce, giornalista per una popolare rivista di moda, non dedica alle sue rotondità un pezzo dal titolo imbarazzante: "Brava a letto. Amare una donna abbondante". Cannie è sconvolta. Tanto più che, nell'articolo, Bruce rivela di considerare definitivamente chiusa la loro relazione, ufficialmente solo congelata nella più classica (e ipocrita) delle pause di riflessione. Lo shock proietta Cannie in una dimensione nuova, fatta di dolore e insicurezza, ma anche di ironia, di incontri improbabili, di colpi di scena, delle scommesse e delle vittorie che le regaleranno l'anno più travolgente e incredibile della sua vita.

      Brava a letto
    • La donna è accasciata sul pavimento; il volto di cera, intonso, e gli occhi chiusi danno l'impressione che dorma, di un sonno triste però, senza speranze né desideri. Solo il busto, coperto di sangue e attraversato da una profonda ferita da arma da fuoco, la rende differente dai tanti corpi stanchi che trovano riposo nella notte. Accanto a lei un biglietto con scritto "l'amore è la mia morte". Per il sergente Riker, agente della polizia di New York, il caso potrebbe essere archiviato subito come l'ennesimo suicidio, ma la vittima, Savannah Sirus, è morta nell'appartamento di Kathy Mallory, sua collega al dipartimento, di cui non si hanno notizie da giorni. Nell'appartamento non ci sono tracce di Mallory, ma pare che Savannah abbia vissuto con lei per qualche tempo. Così Riker decide di cercarla, non può che credere alla sua innocenza, ma conosce Mallory e sa che rispettare le regole non è mai stato il suo forte, e questa volta potrebbe costarle la carriera o forse qualcosa di più.

      Maestri del Thriller - 106: La strada delle anime perse