Nessuno sguardo è tranquillo e in pace come può sembrare, nessun silenzio è uguale. E ci vogliono molta fortuna e molto coraggio per trovare un proprio posto nel mondo. Sembra volerci dire questo Sudabeh Mohafez, scrittrice iraniana trasferitasi in Germania a sedici anni, in questo libro delicato e duro, poetico e realista allo stesso tempo. Una manciata di storie ci trasporta in Iran, in Europa, in luoghi che come non mai ci appaiono vicini e famigliari, tra le vite di donne, bambini e figli tutti coinvolti in situazioni che sembrano senza via d'uscita e senza speranza. Ma ogni volta la vita riesce a regalare l'occasione della scelta giusta. Il coraggio di donne silenziose, la paura dei bambini di fronte a genitori assenti o addirittura prepotenti e violenti, la nostalgia degli emigrati, si perdono nella polvere della Teheran degli anni Settanta o nei rumori di una qualsiasi metropoli europea dei giorni nostri. Questo libro propone in modo molto originale un mondo sempre diviso tra due punti di vista: quello dei luoghi che lasciamo e quello dei luoghi che abitiamo. A riempire lo spazio tra i due: un mare, miraggi di montagne lontane migliaia di chilometri e storie.
Sudabeh Mohafez Ordine dei libri
1 gennaio 1963
Sudabeh Mohafez è un'autrice le cui opere esplorano le complessità dell'identità e della cultura con profonda intuizione. La sua scrittura è caratterizzata da un uso poetico del linguaggio e da un'acuta osservazione dell'esperienza umana, spesso approfondendo temi come l'esilio e la ricerca di appartenenza. Attraverso i suoi romanzi, offre ai lettori un viaggio contemplativo nelle vite interiori dei suoi personaggi, dove si intrecciano diverse influenze culturali. Mohafez intreccia magistralmente narrazioni personali con questioni sociali più ampie, creando opere che sono allo stesso tempo intime e universali.







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