E' il pianista Władysław Szpilman l'autore e al contempo il protagonista di questo libro ambientato a Varsavia durante la Seconda Guerra Mondiale. Egli racconta la storia di un uomo, sfuggito alla deportazione nascondendosi fra le rovine del ghetto, che è anche e soprattutto la storia dell'umiliazione e della distruzione del popolo ebreo. Un ufficiale tedesco lo aiuterà a sopravvivere.
Władysław Szpilman Ordine dei libri







- 2004
- 1999
Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman, un giovane pianista di Varsavia, suonò il "Notturno" in C diesis minore di Chopin per la radio locale, mentre le bombe tedesche cadevano sulla città. Più tardi, un ordigno tedesco distrusse la centrale elettrica e la stazione radio polacca fu ridotta al silenzio. La guerra precipitò Varsavia nell'orrore dell'occupazione nazista. Rinchiusi nel ghetto, gli ebrei furono a poco a poco decimati. Agghiacciato testimone degli eventi che porteranno alla rivolta e all'evacuazione della città, Szpilman vide morire molti dei suoi amici e la sua intera famiglia, riuscendo miracolosamente a sopravvivere tra le rovine della sua amata Varsavia. "Il pianista" è allo stesso tempo la storia straordinaria della tenacia di un uomo di fronte alla morte e un documento della misteriosa, possibile umanità degli esseri umani: la vita di Szpilman fu salvata da un ufficiale tedesco che lo udì suonare quello stesso "Notturno" di Chopin su un pianoforte trovato fra le macerie.