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Daniel Pennac

    1 dicembre 1944

    Daniel Pennac è uno scrittore francese celebrato per il suo stile fantasioso e umoristico. I suoi contributi letterari esplorano una vasta gamma di temi, da questioni sociali come la disoccupazione a saggi pedagogici e narrazioni per bambini. Pennac approfondisce frequentemente le dinamiche familiari e il posto dell'individuo nella società, creando personaggi avvincenti e i loro destini intrecciati.

    Daniel Pennac
    Il paradiso degli orchi
    Signor Malaussène
    La fata carabina
    Ernest e Celestine
    Come un romanzo
    La prosivendola
    • Per rilanciare le vendite del suo autore di maggior successo commerciale, che fabbrica dei bestseller mondiali sul mondo della finanza e del quale non si devono conoscere né il vero nome né il viso, la regina Zabo, tirannica direttrice e geniale "prosivendola" della casa editrice Taglione decide, in occasione del lancio del nuovo successo annunciato, di reclutare un "sostituto" che incarni pubblicamente il misterioso J.L.B. Accompagnata da una sapiente e gigantesca campagna stampa, l'operazione riesce. Ma il "sostituto", che ovviamente è Benjamin Malussène, di professione capro espiatorio, rimane vittima di un attentato durante uno show delirante. Bloccato in un letto d'ospedale in stato di coma, dichiarato dai medici quasi irreversibile, Benjamin viene tenuto ciononostante informato sugli sviluppi del caso dalla sua tribù, resa tranquilla sul suo stato di salute dall'affermazione della sorellina astrologa, secondo cui Ben vivrà fino a novantatré anni.

      La prosivendola
    • I diritti imprescrittibili del lettore: I. Il diritto di non leggere; II. Il diritto di saltare le pagine; III. Il diritto di non finire un libro; IV. Il diritto di rileggere; V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa; VI. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa); VII. Il diritto di leggere ovunque; VIII. Il diritto di spizzicare; IX. Il diritto di leggere a voce alta; X. Il diritto di tacere.

      Come un romanzo
    • Ernest e Celestine

      • 192pagine
      • 7 ore di lettura

      Dans le monde conventionnel des ours, il est mal vu de se lier d’amitié avec une souris. Et pourtant, Ernest, gros ours marginal, clown et musicien, va accueillir chez lui la petite Célestine, une orpheline qui a fui le monde souterrain des rongeurs. Ces deux solitaires vont se soutenir et se réconforter, et bousculer ainsi l’ordre établi…

      Ernest e Celestine
    • La fata carabina

      • 303pagine
      • 11 ore di lettura

      Intenta ad attraversare la strada con tutta la circospezione dovuta all'età avanzata, una vecchietta tremolante impugna improvvisamente una P38, prende la mira e fa secco un giovane commissario di polizia... È proprio attorno ai vecchietti che gira questo nerissimo romanzo di Pennac: vecchietti uccisi a rasoiate, vecchietti a cui la sorellina di Benjamin, Thérèse, legge la mano reinventando ogni giorno un avvenire diverso, vecchietti vittime e vecchietti assassini. Cosa sta succedendo nel mercato della droga parigino? Come mai gli anziani abitanti del quartiere di Belleville sono diventati accaniti consumatori di stupefacenti? E perché se non li fa fuori la droga, vengono uccisi uno dopo l'altro con i sistemi più brutali? A tutte queste domande risponderà ovviamente Benjamin, ritenuto come al solito in un primo momento il principale indiziato.

      La fata carabina
    • Una folta squadra di personaggi, gran parte dei quali già noti ai lettori di Pennac, tra cui sono equamente distribuiti buoni e malvagi, uno sfondo storico e sociale contemporaneo tratteggiato in tutta la sua complessità, un complicato intreccio poliziesco in grado di mantenere vive l'attenzione e la tensione del lettore. In una Belleville assediata dagli ufficiali giudiziari, la tribù Malaussène oppone una strenua resistenza. Al centro dell'azione il cinema Zebra, dove sta per essere proiettato, una sola volta e poi distrutto, il Film Unico di un vecchio e celebre produttore cinematografico e la scomparsa di alcune prostitute meravigliosamente tatuate.

      Signor Malaussène
    • Un eroe, Malaussène, che come lavoro fa il "capro espiatorio". Una famiglia disneyana, senza mamme e babbi, con fratellini geniali, sorelle sensitive, una "zia" maschio protettrice di vecchietti, ladri e travestiti brasiliani, una "zia" femmina super-sexy, ritratto irresistibile del giornalismo alla Actuel, una misteriosa guardia notturna serba e un cane epilettico. Questa esilarante banda di personaggi indaga su una serie di oscuri attentati, sull'orrore nascosto nel Tempio del benessere, un Grande Magazzino dove scoppiano bombe tra i giocattoli e un Babbo Natale assassino aspetta la prossima vittima. Un'altalena tra divertimento e suspence, tra una Parigi da Misteri di Sue e una Parigi post-moderna dove proliferano i piccoli e grandi "orchi" che qualcuno crede estinti. Degli orchi si può ridere o si può tremare. Uno scrittore d'invenzione, un talento fuori delle scuole come Pennac, non ha certo paura di affrontarli con l'arma che lui stesso così definisce nel libro: "il comico, espressione dell'etica". (Stefano Benni)

      Il paradiso degli orchi
    • "La tribù Malaussène e la sua cerchia hanno il dispiacere di annunciare il matrimonio di Thérèse Malaussène con il conte Marie-Colbert de Roberval, consigliere referendario di primo livello." Thérèse, la sorellina astrologa di Benjamin Malaussène, s'innamora e si sposa con il conte Marie-Colbert de Roberval. Il racconto ruota attorno al matrimonio, antefatti e conseguenze, dove si cerca la verità della passione, la passione secondo Thérèse. Sebbene Benjamin Malaussène fosse sempre stato contrario a questo matrimonio e alla fine la storia abbia provato che aveva ragione…

      La passione secondo Thérèse
    • 24 luglio 2010. Tornata a casa dopo il funerale del padre, Lison si vede consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: è un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall'età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Al centro di queste pagine regna il corpo, con tutta la sua fisicità, dell'io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula di una madre anaffettiva, l'odore dell'amata tata Violette, il sapore di caffè di cicoria degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d'uva. Giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con tutte le sue strepitose scoperte, con le sue grandezze e le sue miserie. Con la curiosità e la tenerezza del suo sguardo attento, con l'amore pudico con cui sempre osserva gli uomini, Pennac trova qui le parole giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.

      Storia di un corpo
    • Recuperando la verve deliziosa e stralunata delle sue storie per l'infanzia, senza rinunciare al senso dell'intreccio narrativo, Pennac riemerge dal turbinante mondo della tribù Malaussène trasferendone tutta la vivacità e la tenerezza in questo nuovo romanzo. Durante una delle sue lezioni Monsieur Craistang, professore di francese, dà ai suoi allievi per punizione un tema per il giorno seguente: "una mattina ti svegli e ti accorgi di essere diventato adulto. Vai in camera dei tuoi genitori e scopri che sono tornati bambini. Racconta il seguito". Da questo spunto decolla un'avventura quasi disneyana in piena Belleville, intrappolata in tutte le contraddizioni della nostra difficile contemporaneità.

      Signori bambini
    • Un bambino allo zoo si ferma ad osservare un lupo che ha un occhio solo. Per curiosità e per cercare di vedere la realtà come il lupo, anche lui decide di osservare con un occhio solo. Nasce uno scambio di racconti tra il bambino e il lupo che porterà entrambi alla scoperta e comprensione di entrambi i mondi. Finale a sopresa per entrambi i protagonisti e soprattutto per il lettore!

      L'occhio del lupo