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Emilio Lussu

    4 dicembre 1890 – 5 marzo 1975

    Avvocato, scrittore e leader politico, questa figura di spicco della cultura sarda e italiana ha esplorato nelle sue opere temi universali quali la guerra, la libertà e la giustizia sociale, attingendo alle sue profonde esperienze. Il suo stile, permeato da un'ironia penetrante e da una marcata impronta autobiografica, fonde magistralmente la creazione letteraria con un attivo impegno politico. Le sue parole sono diventate una voce potente di resistenza e speranza, testimoniando un'esistenza dedicata alla lotta per un futuro migliore.

    Marsch auf Rom und Umgebung
    Theorie des Aufstands
    Marsch auf Rom und Umgebung
    Essere a sinistra
    Il cinghiale del diavolo
    Un anno sull'altipiano
    • 2004

      Siamo probabilmente di fronte all'unico racconto d'invenzione (nel senso stretto del termine) scritto da Emilio Lussu. [...] La memoria di Lussu non s'arresta e non si ferma su quel terribile gorgo di esperienze rappresentato dalla partecipazione in prima linea (è proprio il caso di dirlo) al conflitto mondiale, ma corre più indietro, verso la prima giovinezza dell'autore. (dalla prefazione di Alberto Asor Rosa).

      Il cinghiale del diavolo
    • 2000

      Un anno sull'altipiano

      • 215pagine
      • 8 ore di lettura

      Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel '38 e poi da Einaudi nel 1945, questo libro è ancora oggi una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra. L'Altipiano è quello di Asiago, l'anno dal giugno 1916 al luglio 1917. Un anno di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica e di vanità, di episodi spesso tragici e talvolta grotteschi, attraverso i quali la guerra viene rivelata nella sua dura realtà di "ozio e sangue", di "fango e cognac". Con uno stile asciutto e a tratti ironico Lussu mette in scena una spietata requisitoria contro l'orrore della guerra senza toni polemici, descrivendo con forza e autenticità i sentimenti dei soldati, i loro drammi, gli errori e le disumanità che avrebbero portato alla disfatta di Caporetto.

      Un anno sull'altipiano
    • 1976