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Italo Michele Battafarano

    1 gennaio 1946
    Apokalypse-Kommentar
    Cola di Rienzo
    Il lavoro italiano nella letteratura tedesca secondo Andersch, Archenholtz, Delius, Eichendorff, Freytag, Frisch, Fritz, Goethe, Gundling, Hansjakob, Jandl, Malkowski, Nicolai, Timm
    Cantori e critici tedeschi della Grande Guerra
    Cesare Battisti, da Kraus in poi
    Dell'arte di tradur poesia
    • 2018

      Cesare Battisti, da Kraus in poi

      • 536pagine
      • 19 ore di lettura

      Cesare Battisti, nato a Trento nel 1875 come cittadino asburgico e lì morto nel 1916, fu geografo, giornalista, socialista e irredentista italiano. Scelse di combattere nell’esercito italiano contro l’Impero austro-ungarico, affinché il Trentino fosse annesso all’Italia. Preso prigioniero sul campo di battaglia, fu processato e impiccato a Trento per alto tradimento, pur essendo ufficiale dell’esercito italiano e deputato del parlamento imperiale di Vienna. La spettacolarizzazione della sua esecuzione, tramandata da una foto ufficiale del Comando imperiale asburgico come cartolina postale, fece scalpore, suscitando forti critiche nell’opinione pubblica europea. Karl Kraus mise quella fotografia come frontespizio della sua tragedia Gli ultimi giorni dell’umanità, nella quale egli rappresentava gli orrori della guerra come apocalisse bellica provocata dal disfacimento dell’impero asburgico. Egli diede così a Cesare Battisti una valenza letteraria eccezionale come antitesi di Francesco Giuseppe, imperatore impiccatore.

      Cesare Battisti, da Kraus in poi
    • 2006
    • 2006

      Oggetto del volume è la formazione della poesia tedesca negli ultimi quattro secoli attraverso l'acquisizione di modelli italiani in traduzione. Immagini e pensieri in versi vengono analizzati in dettaglio nelle traduzioni dei versi di Petrarca e Ariosto ad opera dei primi traduttori dell'età barocca (l'anonimo traduttore della Piazza Universale di Tomaso Garzoni, Messerschmid, Diederich von dem Werder), di Campanella (Andreae), di Marino (Brockes), di Giuseppe Gioachino Belli (Heyse, Zacher, Rock) e di Dante (George), per illustrare la difficoltà di ogni traduzione poetica, intesa come costruzione autonoma, raggiunta con il bilanciamento di metrica, metaforismo e concettualità, al fine di ottenere il risultato più vicino possibile all'originale, ovvero quello che meglio lo riesce a trasmettere in maniera approssimativa. Nel suo insieme il volume è anche una ricerca sulla traduzione quale compito infinito, ovvero come sfida continua, lanciata dall'originale al traduttore-interprete, il quale si deve far poeta nella propria lingua per competere a pari condizioni. A tal fine vengono messi in evidenza soprattutto i meriti dei traduttori tedeschi, lasciando in secondo piano sviste e incertezze, poiché i primi hanno contribuito alla nascita di talune forme poetiche in lingua tedesca.

      Dell'arte di tradur poesia