Il romanzo Berlino segreta, apparso nel 1927, sviluppa in forma narrativa gli spunti contenuti nei numerosi articoli e prose dedicati ad Hessel all’arte della flânerie, mantenendone intatte la levità e l’eleganza. La vicenda racconta l’ultima giornata di Wendelin, un giovane e affascinante studente, nella città da cui sta per prendere congedo. Con lui, con la sua eccentrica e libertina cerchia di amori e di amicizie, il romanzo ci conduce tra i salotti e le abitudine mondane di un’alta borghesia impoverita dalla grande inflazione e travolta dai mutamenti di un mondo avviato a un inarrestabile declino. Nel ritratto dell’anziano professor Clemens Kestner e nei suoi dialoghi con il protagonista, Hessel ha occasione di esporre la sua visione del mondo e la sua proposta di una garbata forma di resistenza individuale alla frenesia della modernità, fondata su una personalissima etica di rinuncia al piacere del possesso.
Franz Hessel Ordine dei libri
Franz Hessel, nato a Berlino e figlio di una famiglia ebraica di banchieri, fu uno scrittore e traduttore. La sua opera letteraria si distingue per un'acuta osservazione della vita urbana e delle sue trasformazioni. Nei suoi testi catturava spesso l'atmosfera dell'epoca, i suoi umori e il suo dinamismo. Lo stile di Hessel è penetrante e al contempo lirico, permettendo ai lettori di immergersi profondamente nelle sue osservazioni dell'esistenza umana e dei cambiamenti sociali.






- 2013
- 2012
Siamo a Berlino, alla fine della Prima guerra mondiale. È sera, la corrente elettrica è saltata e le strade sono buie. Sei personaggi, tre uomini e tre donne, si ritrovano in una sala da ballo. Le coppie si alternano, ma non c’è sentimento. Quando la musica si ferma, piomba il silenzio. Uno di loro propone di andare a casa sua a riscaldarsi con liquori e vino. Salgono le scale alla luce di una candela, si siedono sul divano, sulle poltrone, sui cuscini. Un grammofono suona, potrebbero ricominciare a ballare ma preferiscono raccontarsi delle storie. Ed ecco che lentamente prendono vita racconti in cui si condanna «un mondo in cui l’amore è il destino inevitabile e definitivo di una vita, la prima e unica passione a cui gli uomini consacrano tutta la loro esistenza». Pubblicato in Germania per la prima volta nel 1922 e inedito fino a oggi in Italia, Gli errori degli amanti è un invito al libertinaggio come antidoto all’ossessione amorosa, l’elogio di un carpe diem emotivo da parte di una generazione affamata e vitale.
- 2012
- 2011
Amico di Walter Benjamin, Franz Hessel fu al centro della vita culturale berlinese e parigina tra gli anni Venti e Quaranta. Personaggio schivo e discreto, Hessel è oggi considerato come uno dei maestri della forma breve, in cui condensa una raffinata abilità narrativa carica di suggestioni simboliche e filosofiche. “L’arte di andare a passeggio” contiene prose tratte da diverse raccolte, a coprire un arco temporale che va dal 1926 al 1933. Spesso concepiti come fiabe moderne, talvolta costruiti come passeggiate – al tempo stesso reali e metaforiche – per le vie di Parigi o di Berlino, questi testi offrono un quadro completo della poetica di Hessel, che da Baudelaire ha raccolto il testimone dell’arte della flânerie contaminandola con l’influenza della Recherche di Proust. Sacrificato dal nazismo in quanto ebreo e dimenticato nel dopoguerra, Franz Hessel è stato lentamente riscoperto in Francia e Germania che oggi lo celebra come uno dei suoi maestri; in Italia l’autore è ancora semisconosciuto ed è per questa ragione che Elliot ha deciso di riproporre al pubblico dei lettori una nuova edizione di questa splendida raccolta di suoi scritti, che così descrisse Benjamin: «Ognuno ha un doppio fondo. Se si apre il coperchio superiore – una morale; se all’improvviso si capovolge il barattolo – una verità».