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Leonardo Sciascia

    8 gennaio 1921 – 20 novembre 1989

    Leonardo Sciascia ha narrato la sua unica esperienza siciliana, esplorando le intricate connessioni tra famiglie, partiti politici e la natura insidiosa delle alleanze. Il suo lavoro approfondisce la sottile arte delle favoritismi e delle lealtà che, in ultima analisi, servono gli interessi individuali a scapito del beneficio sociale. Sciascia sostenne in modo convincente che la corruzione pervasiva all'interno della società italiana, storicamente e attualmente, potenzia solo coloro che sono radicati in società segrete, lealtà e establishment politici.

    Leonardo Sciascia
    Candido ovvero Un sogno fatto in Sicilia
    La Corda Pazza. Scrittori e Cose Della Sicilia
    Gli zii di Sicilia
    Il cavaliere e la morte
    Il mare colore del vino
    L'affare Moro
    • Pubblicato nell’autunno del 1978, mentre ribollivano le polemiche sul caso Moro, e altre suscitandone, a distanza di cinque anni questo libro potrebbe anche esser letto come «opera letteraria». Ma l’autore – come membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla «affaire» – ha continuato a viverlo come «opera di verità» e perciò lo si ripubblica (non più col rischio delle polemiche, ma del silenzio) con l’aggiunta della relazione di minoranza (di assoluta minoranza) presentata in Commissione e al Parlamento. Una relazione che l’autore ha voluto al possibile stringare, nella speranza che abbia la sorte di esser largamente letta: qual di solito non hanno le voluminosissime relazioni che vengono fuori dalle inchieste parlamentari.

      L'affare Moro
    • Così Sciascia volle presentare questo bellissimo libro di racconti, scritti fra il 1959 e il 1972: «... mi pare di aver messo assieme una specie di sommario della mia attività fino ad ora – e da cui vien fuori (e non posso nascondere che ne sono in un certo modo soddisfatto, dentro la mia più generale e continua insoddisfazione) che in questi anni ho continuato per la mia strada, senza guardare né a destra né a sinistra (e cioè guardando a destra e a sinistra), senza incertezze, senza dubbi, senza crisi (e cioè con molte incertezze, con molti dubbi, con profonde crisi); e che tra il primo e l'ultimo di questi racconti si stabilisce come una circolarità: una circolarità che non è quella del cane che si morde la coda». Resta da dire che il tempo trascorso non ha per nulla intaccato, e anzi esalta, la felicità e l'efficacia delle storie qui riunite come in un breve compendio delle molte voci narrative di Sciascia: scoprirle (o riscoprirle) oggi significa anche lasciarsi sorprendere dalla loro sconcertante, amara lucidità. Il mare colore del vino apparve per la prima volta nel 1973.

      Il mare colore del vino
    • Gli zii di Sicilia

      • 247pagine
      • 9 ore di lettura

      Pubblicato nel 1958 nei Gettoni di Vittorini, poi riproposto nel 1960 con l'aggiunta di un importante racconto – L'antimonio, che è un po' un romanzo interrotto –, Gli zii di Sicilia è la prima apparizione di Sciascia come narratore puro, fabulatore di storie che qui sono della Sicilia e della Spagna. Con voce sommessa e ferma, con una sorta di energia compressa, raccolta in sé, lo Sciascia narratore disegna il suo primo territorio. E subito si riconoscono certi tratti essenziali: l'at­ten­zione alle cose e al dettaglio, il confronto perenne fra la Sicilia e il mondo (il libro si avvia con quell'evento favoleggiato che fu lo sbarco degli Alleati), la lucidità nel cogliere i paradossi, gli inganni e le beffe della Storia.

      Gli zii di Sicilia
    • Sicilia: «Una terra difficile da governare perché difficile da capire». A questa terra, a tutte le sue «corde» («la seria, la civile, la pazza» scrisse una volta Pirandello), al passato più oscuro come al presente più invadente Sciascia prestò sempre un’attenzione puntuale, appassionata, partecipe e al tempo stesso inflessibile nella descrizione dei mali. E per una volta provò ad articolare tutti questi temi e questi livelli della realtà in un solo libro: questa Corda pazza (1970), che si presenta, rispetto all’isola, «vuote le mani, ma pieni gli occhi del ricordo di lei», come scrisse Ibn Hamdis, poeta arabo-siculo opportunamente citato da Sciascia.

      La Corda Pazza. Scrittori e Cose Della Sicilia
    • Candido Munafò nasce in una grotta della Sicilia la notte dello sbarco degli americani, nel 1943. E questo romanzo ci fa seguire le vicende della sua vita sino al 1977 in una serie di capitoletti che rimandano a quelli del Candide di Voltaire. La forma del conte philosophique, particolarmente congeniale a Sciascia, gli permette di prendere la giusta distanza - e dà un passo leggero, aereo a questo libro, che per altro è forse il più intimo e segreto fra tutti i suoi romanzi. Le cose sono sempre semplici mormora talvolta Candido. E sarà appunto il suo desiderio di nominare le cose con il loro nome a procurargli varie disavventure. Questo giovane mite, testardo e riflessivo finisce per apparire, agli occhi del mondo, come un piccolo mostro

      Candido ovvero Un sogno fatto in Sicilia
    • «Forse è a questa storia minima che io debbo l’attenzione che ho sempre avuto per la grande» scriveva Sciascia a proposito di questo libro. Pubblicato nel 1984 e qui riproposto con l’aggiunta di altre voci, che Sciascia aveva accumulato negli ultimi anni, Occhio di capra è forse la più agile e acuta introduzione alla civiltà siciliana che possiamo leggere. Il fondo è il più ricco e misterioso: la lingua. E Sciascia la indaga amorosamente, riconoscendo nei più bizzarri modi di dire la concrezione di interi racconti, di oscure intuizioni metafisiche, di temi favolistici. Così è nato questo libro, che Sciascia intendeva anche come omaggio, derivante quasi da un eccesso di conoscenza («Ho detto che mi pare di conoscere il paese anche nei suoi silenzi»), a Racalmuto, a quell’«isola nell’isola» dove «si ama più tacere che parlare» e perciò «quando si parla si sa essere precisi, affilati, acuti ed arguti».

      Occhio di capra
    • Una storia semplice

      • 66pagine
      • 3 ore di lettura

      Diese Kriminalgeschichte aus Sizilien hatte ganz einfach begonnen: ein Anruf bei der Polizei, ein offensichtlicher Selbstmord, klarer Fall. Doch letztlich wurde alles viel komplizierter als es den Anschein hatte ...

      Una storia semplice
    • A ciascuno il suo

      • 151pagine
      • 6 ore di lettura

      Il romanzo dell’oscura, crudele Sicilia. Il dramma di un investigatore lucido che, quanto più indagava, tanto più «nell’equivoco, nell’ambiguità, moralmente e sensualmente si sentiva coinvolto».

      A ciascuno il suo