Se a metà degli anni ’50 ti trovavi a vivere a Leechfield, era molto probabile che a un certo punto della vita avessi commesso qualche sbaglio, o che non avessi colto un’occasione, o che magari ti fossi rassegnato. Non c’erano molte altre ragioni per abitare nella cittadina petrolifera più piccola, brutta, provinciale, puzzolente e sperduta del Texas orientale. A Charlie Marie queste cose erano capitate tutte e tre, ma Mary Karr, sua figlia, lo avrebbe scoperto solo molto più tardi, e dovevano passare ancora molti anni prima che si sentisse pronta a raccontarlo in questo memoir. D’altronde c’erano cose più urgenti di cui occuparsi per una bambina di cinque anni: come nascondere le chiavi dell’auto per assicurarsi che l’ennesima sbronza della mamma non si traducesse in un incidente mortale, o correre al bar per ascoltare le storie alcoliche che il papà raccontava ai colleghi della raffineria. C’era un sacco da fare insomma, senza contare quelle che davanti alla polizia venivano definite “discussioni familiari” ma che sarebbe stato più esatto chiamare esaurimenti nervosi, incendi e sparatorie. Il club dei bugiardi è la storia di una famiglia disperata e felice, di un’infanzia difficile e consapevole, di uno dei tanti sogni americani che ogni giorno cadono a pezzi. Ma soprattutto è la storia memorabile di come si possa sopravvivere a tutto questo. Per raccontarlo.
Mary Karr Ordine dei libri
16 gennaio 1955
Mary Karr è un'autrice americana la cui scrittura è caratterizzata da una cruda onestà e da un profondo coinvolgimento nell'esperienza umana. Le sue opere, sia di poesia che di prosa, approfondiscono le complessità della famiglia, della fede e della ricerca personale con una precisione inflessibile. Karr si oppone allo stile ornato, sostenendo l'espressione emotiva diretta e la chiarezza, creando una letteratura che è allo stesso tempo avvincente e stimolante. La sua voce distintiva risuona con i lettori che cercano autenticità e profondità nei loro percorsi letterari.







- 2017