“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice lo è a modo proprio” “Qual è il vero peccato di Anna, quello che non si può perdonare e che la fa consegnare alla vendetta divina? È la sua prorompente vitalità, che cogliamo in lei fin dal primo momento, da quando è appena scesa dal treno di Pietroburgo, il suo bisogno d’amore, che è anche inevitabilmente repressa sensualità; è questo il suo vero, imperdonabile peccato. Una scoperta allusione alla sotterranea presenza nel suo inconscio della propria colpevolezza è il sogno, minaccioso come un incubo che ritorna spesso nel sonno o nelle veglie angosciose, del vecchio contadino che rovista in un sacco borbottando, con l’erre moscia, certe sconnesse parole in francese: Il faut le battre le fer, le broyer, le pétrir [...]. Il ferro che il vecchio contadino vuole battere, frantumare, lavorare, cioè distruggere, è la stessa vitalità, il desiderio sessuale, l’amore colpevole e scandaloso di Anna; e così essa lo sente e lo intende come la colpa che la condanna[...]. Ed è quel vecchio a farle improvvisamente comprendere cosa deve fare: distruggere quella vitalità, e cioè distruggere se stessa per espiare la sua colpa.” Dalla Postfazione di Gianlorenzo Pacini
Bořivoj Prusík Libri






Conservare bellezza e giovinezza a ogni costo, vivere in un infinito presente anche se il prezzo è un'infinita dannazione: la storia di Dorian Gray è probabilmente una delle più note che la letteratura abbia mai raccontato, e non c'è generazione di lettori che non si sia confrontata con la straordinaria favola per adulti scritta da Oscar Wilde. Una favola che intreccia personaggi, o meglio anime molto diverse tra di loro: da Dorian Gray, il dandy che espia il proprio edonismo con la vecchiaia, a Lord Henry, il cui spirito cinico e decadente richiama quello dello stesso Wilde. Ma proprio l'intrecciarsi di tante anime, insieme alla fortissima tensione narrativa, fa si che l'incanto del Ritratto resti intatto nonostante il passare del tempo
The Golem
- 272pagine
- 10 ore di lettura
First published in serial form as Der Golem in the periodical Die weissen Blätter in 1913–14, The Golem is a haunting Gothic tale of stolen identity and persecution, set in a strange underworld peopled by fantastical characters. The red-headed prostitute Rosina; the junk-dealer Aaron Wassertrum; puppeteers; street musicians; and a deaf-mute silhouette artist. Lurking in its inhabitants’ subconscious is the Golem, a creature of rabbinical myth. Supposedly a manifestation of all the suffering of the ghetto, it comes to life every 33 years in a room without a door. When the jeweller Athanasius Pernath, suffering from broken dreams and amnesia, sees the Golem, he realises to his terror that the ghostly man of clay shares his own face. . . . The Golem, though rarely seen, is central to the novel as a representative of the ghetto's own spirit and consciousness, brought to life by the suffering and misery that its inhabitants have endured over the centuries. Perhaps the most memorable figure in the story is the city of Prague itself, recognisable through its landmarks such as the Street of the Alchemists and the Castle.
Anna Karenina. I.-III. díl
- 3volumi



