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Emma Bonino

    Freiheit verpflichtet
    Viso negato
    Lettere dalla mia Birmania
    • La Birmania, oggi conosciuta con il nome di Myanmar - è soggetta a un regime spietato e autoritario. Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991, è stata la protagonista assoluta, il leader ideale del partito che ha tentato per lungo tempo di riportare la democrazia e i diritti civili nel paese. Questa donna tenace e coraggiosa ha subito, a causa delle sue idee, profonde umiliazioni, come l'arresto, la detenzione. l'allontanamento dalla famiglia, senza mai arrendersi alla violenza e alla cieca arroganza del potere. Per questo, quando parla della sua terra lo fa con la passione, la malinconia e insieme la lucidità che solo un politico di rango possiede. Lo dimostra questo libro con cui l'autrice consegna un ritratto della Birmania, evocando ora l'avvicendarsi delle stagioni, ora le feste della tradizione, ora gli usi e i costumi più significativi; e ancora, rende onore al coraggio e all'abnegazione di uomini semplici, artisti, intellettuali che, a prezzo di infiniti sacrifici, a volte della stessa vita, hanno sostenuto e sostengono la democrazia. Non solo: Aung San Suu Kyi denuncia con fermezza le penose condizioni di miseria della popolazione, privata dei diritti più elementari come l'istruzione e l'assistenza sanitaria, e si pone davanti ai potenti della Terra come simbolo della speranza in una forza più grande del potere armato.

      Lettere dalla mia Birmania
    • Viso negato

      Avere vent'anni a Kabul

      • 206pagine
      • 8 ore di lettura

      Latifa è nata a Kabul nel 1980. La sua è una famiglia della media borghesia afgana, colta e benestante. La sua più grande aspirazione di adolescente è quella di diventare giornalista e, come molte coetanee, dopo la scuola ama frequentare gli amici, leggere un libro, fare un po' di sport, andare al cinema. Poi, il 27 settembre 1996, la fine di tutto. La setta fondamentalista islamica dei talebani con un colpo di stato prende il potere. Improvvisamente, anche le cose più normali diventano proibite: cancellato il suo diritto a studiare, a lavorare, a uscire da sola. Umiliata e obbligata a vivere reclusa, Latifa inizia la sua piccola, disperata battaglia organizzando una scuola clandestina tra le mura di casa.

      Viso negato
    • Freiheit verpflichtet

      Gespräche mit Giovanna Casadio

      Die italienische Politikerin Emma Bonino ist Italiens bekannteste Bürger- und Frauenrechtlerin. Die frühere Außenministerin Italiens und Europakommissarin äußert sich in diesem Band über ihr politisches Engagement, über ihren Einsatz für neue Gestaltungsspielräume und zu Fragen der Demokratie und Rechtsstaatlichkeit. Als Vertreterin des Konzepts einer federation light für die Vereinigten Staaten von Europa setzt sie sich für eine europäische Identität jenseits nationalstaatlicher Interessen ein. Im Zentrum ihres politischen Engagements steht der Kampf für die Rechte der Frauen und für die Freiheit, die es als höchstes Gut der Zivilgesellschaft zu bewahren gilt. Daniel Cohn-Bendit würdigt in einem Nachwort die Ausnahmepolitikerin La Bonino.

      Freiheit verpflichtet